La Guardia di Finanza di Pesaro-Urbino, dopo il sequestro effettuato pochi giorni fa a Vallefoglia di circa 10.500 articoli, ha continuato l’intensificazione delle attività di controllo economico del territorio volte alla tutela del consumatore durante le Festività, sequestrando ulteriori 1.200 prodotti, tra giocattoli per bambini, bigiotteria, abbigliamento e accessori moda, risultati non conformi alle norme del codice del consumo.
In due settimane sono stati così tolti dal mercato circa 12.000 articoli non sicuri e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
In particolare, i controlli sono proseguiti in diversi esercizi commerciali ubicati nelle città di Fano, Urbino, Pergola, Fermignano, Acqualagna, Fossombrone e Cagli, che hanno portato
al sequestro di circa 1.200 prodotti, dei quali oltre 900 costituiti da bigiotteria, abbigliamento e accessori moda e circa 300 giocattoli di varie marche, tutti non conformi alla normativa in
materia di sicurezza e, dunque, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori tra i quali bambini.
La commercializzazione di beni sul territorio nazionale richiede infatti l’obbligatoria indicazione, chiaramente visibile e leggibile, almeno della denominazione legale o merceologica del prodotto, del produttore o importatore, del Paese di origine (qualora situato al di fuori dell’Unione Europea), dell’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente e dei materiali impiegati, delle istruzioni e delle eventuali precauzioni e loro destinazione d’uso, ove utili ai fini della fruizione e della sicurezza del consumatore. Tali dettagli devono figurare sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti nel momento in cui sono posti in vendita, eccezion fatta per le istruzioni, le eventuali precauzioni e le destinazioni d’uso che possono invece essere riportate su altra documentazione illustrativa da fornirsi in accompagnamento ai prodotti stessi.
I prodotti posti in vendita, di valore commerciale complessivo pari a circa 9.000 euro, sono stati dunque sequestrati e ritirati dal mercato dalle Fiamme Gialle ed i relativi responsabili
sono stati segnalati alla Camera di Commercio per la definizione delle sanzioni amministrative contestate che prevedono sanzioni pecuniarie anche fino a 25.800 euro.
L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto della commercializzazione di prodotti che possono recare nocumento alla sicurezza ed alla salute del consumatore e, nel contempo, danneggiare le imprese che operano sul mercato rispettando le regole.
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