Siamo fortemente preoccupati per le notizie sempre più frequenti di professionisti medici che decidono di lasciare il nostro ospedale per approdare ad altre realtà ritenute evidentemente più attrattive. Abbiamo denunciato nei giorni scorsi la partenza di tre medici anestesisti e la scelta di prestarne uno alla struttura di Civitanova. Per tutta risposta l’assessore Foschi ha ritenuto di liquidare il tutto come un semplice e doveroso contributo che eravamo chiamati a dare al pari di altri nosocomi, senza considerare le conseguenze che questa scelta avrebbe comportato per il nostro ospedale. Si mette tutto sullo stesso piano per giustificare scelte sbagliate e affrettate che, nel caso di Urbino, rischiano di far degenerare una situazione già molto difficile in quella Unità Operativa.
A questo si aggiungeranno tra aprile e maggio le partenze anche di due medici di Medicina e Lungodegenza che andrebbero a compromettere fortemente la situazione di un reparto dove ancora non si è riusciti a garantire una figura primariale definitiva che possa iniziare una programmazione efficace e duratura nel tempo.
Ma quello che ci preoccupa maggiormente è che tutto questo sta avvenendo nell’indifferenza di sindaco e assessore alla Sanità del nostro Comune, che sembrano non accorgersi della situazione esplosiva che potrebbe venirsi a creare nei prossimi mesi. Sappiamo benissimo che quando non si riescono ad affrontare adeguatamente dei problemi, si cerca di farli scivolare nel silenzio e nell’indifferenza per coprire le proprie incapacità nel trovare soluzioni pronte e risolutive.
Per questo chiediamo al sindaco Gambini e all’assessore Foschi di farsi carico di queste criticità evitando di scaricare sempre le responsabilità sulle precedenti amministrazioni e fingendo di non sapere che sono stati eletti non per scaricare, ma per farsi carico dei problemi della comunità che si trovano a governare. Si facciano valere con i loro amici e referenti in Regione e provino a strappare non solo promesse ma certezze per il futuro del nostro ospedale. Dal governo regionale non arrivano segnali di progetti organici per la Sanità provinciale al contrario, invece, ogni amministratore cerca di muoversi in maniera autonoma cercando di strappare qualcosa per la propria comunità.
Tutta questa approssimazione non può certamente giustificarsi con l’emergenza legata alla pandemia, che non deve invece essere usata per coprire incapacità e inadeguatezze dei nostri amministratori.
Come PD di Urbino e Viva Urbino continueremo a vigilare attentamente, convinti che le nostre proposte in tema di Sanità siano serie e realizzabili, e non ci arrenderemo al fatto che non vengano tenute in considerazione solo per delle assurde logiche politiche.
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