“La decisione dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che ha esteso “in via precauzionale e temporanea” il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, crea un’incertezza devastante”.
A parlare è Maricetta Tirrito, portavoce del Laboratorio Una Donna. “Infermieri e medici – spiega Tirrito – , ma più in generale gli operatori sanitari, si trovano adesso in un limbo inaccettabile. E’ stata fatta la prima vaccinazione… e adesso? Se l’Ema confermerà la sospensione del vaccino AstraZeneca, peraltro imposta senza alternative, cosa faranno? Chi e come interverrà?
La decisione sappiamo che è stata presa in linea con analoghe misure adottate da altri Paesi europei, come sappiamo dei sequestri cautelativi dei Nas su tutto il territorio del lotto ABV5811 del vaccino AstraZeneca. Ma la domanda vera è: fino a oggi, c’erano operatori sanitari da proteggere o cavie per testare vaccini ancora non sicuri al 100%.
E se anche dovesse arrivare l’ok dell’Ema, chi ripagherà delle ansie accumulate? E con quale spirito si andrà da domani ad operare presso i malati? Domande che il Governo deve porsi, e sulle quali dovrà dare risposte”.
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