Lettera al presidente del Senato, al presidente della 1a commissione Senato e ai capigruppo
Le Marche chiedono “con forza” la sospensione dell’iter parlamentare per il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, fino all’esito dei confronti territoriali in corso con i comuni interessanti e la Regione. Il presidente Francesco Acquaroli ha inviato una lettera al presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della 1a Commissione permanente del Senato-Affari Costituzionali Dario Parrini e ai capigruppo. “Il calendario dei lavori dell’assemblea del Senato prevede la discussione votazione, nei prossimi giorni del 18, 19 e 20 maggio della PDL n. 1144 e connessi, avente ad oggetto il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche – scrive Acquaroli – Nel rispetto delle competenze e delle prerogative dell’Aula sento il dovere, nella qualità di presidente della Regione Marche, eletto nell’ultima tornata elettorale dello scorso settembre 2020, di rappresentare che il provvedimento in discussione, presentato alle Camere durante la precedente legislatura regionale, sia da riconsiderarsi nei suoi presupposti e nei suoi contenuti. L’attuale Amministrazione Regionale ritiene infatti desueto questo percorso, anche in forza del fatto che risalgono ormai a quattordici anni fa le espressioni di volontà delle comunità interessate, dalle quali presero le mosse il referendum e il conseguente iter legislativo che andrebbe oggi a separare quello che è un unico comprensorio territoriale.
Per questi motivi chiedo con forza che la discussione e votazione della PDL n. 1144 possano essere sospese e rinviate all’esito dei confronti territoriali in corso tra i comuni interessati e la Regione Marche, la quale ritiene che il distacco di due suoi Comuni vivaci ed importanti, come Sassofeltrio e Montecopiolo, appartenenti alla Provincia di Pesaro e Urbino, possa rappresentare una grave perdita. Assumendo formalmente e fortemente l’impegno di completare i chiarimenti e i confronti con le due comunità nel più breve tempo possibile, e di comunicarne l’esito tempestivamente a codesta Presidenza, ritengo vi siano tutte le condizioni per accogliere la presente istanza”.
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