Domani il Consiglio Regionale discuterà il nuovo Piano triennale del Turismo della Regione. Un documento programmatico contenente gli obiettivi, le strategie e le linee guida che la Regione seguirà nei prossimi tre anni in questo settore.
Il Piano era stato al centro di forti discussioni già dal suo voto preliminare in Commissione. Quando fu presentata la prima versione scritta dalla Giunta, il Vicepresidente del Consiglio Andrea Biancani aveva riscontrato l’assenza, nell’elenco dei grandi attrattori turistici, a cui è dedicata la Misura 14 del Piano, dell’area costiera del nord delle Marche. Un’area, la Riviera del San Bartolo, che, con il Parco San Bartolo, Pesaro, Gabicce e Gradara, costituisce di fatto uno dei principali bacini turistici marchigiani in grado di fondere offerta culturale, storica, balneare e naturalistica.
“L’esclusione di questi comuni non è stata una semplice svista, ma una scelta voluta dalla maggioranza. La Commissione ha provveduto a inserire numerose altre zone marchigiane rispetto all’elenco iniziale, ma non ha voluto inserire l’area del San Bartolo e dei comuni limitrofi, che quindi è stata esclusa per ben due volte, sia dalla Giunta che dalla maggioranza in Commissione”.
Nell’elenco proposto inizialmente dalla Giunta regionale, tra i grandi attrattori turistici, figuravano: Macerata – Civitanova Marche, San Benedetto Del Tronto – Ascolti Piceno, Urbino e il suo entroterra, l’area dei Sibillini, le Grotte di Frasassi, Loreto. A questo elenco la Commissione ha aggiunto: la riviera del Fermano, con Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Pedaso, Altidona e Campofilone, come destinazione balneare e storico culturale; la valorizzazione dei porti storici delle Marche, delle città della birra artigianale e la riviera del Conero con Sirolo e Numana, Recanati come centro della poesia e Castelfidardo della Fisarmonica.
Con Biancani si sono schierati anche i Sindaci dei comuni dell’area, stupiti dal mancato riconoscimento per la Riviera del San Bartolo, un comprensorio che vanta eccellenze storico-culturali come Rossini, il castello di Gradara, numerosi luoghi danteschi e il patrimonio naturalistico del Parco del Monte San Bartolo.
“I grandi attrattori turistici sono i luoghi su cui la Regione attuerà una strategia di marketing territoriale ad hoc, sulla quale fare leva per portare turisti a vantaggio dell’intero territorio regionale. L’idea di fondo è che le eccellenze turistiche, adeguatamente promosse, possano essere motore per incentivare il turismo anche verso altri luoghi della regione meno noti. I grandi attrattori, quindi, sono le punte di diamante del turismo regionale e come tali saranno valorizzate. Non sono aree da inventare dal nulla, ma città e luoghi che già attraggono un turismo di massa, grazie alle loro eccellenze. Per questo escludere Pesaro, Gabicce e Gradara non ha senso da un punto di vista tecnico ma si configura come una scelta totalmente politica, sbagliata, che rischia di danneggiare soprattutto l’entroterra” spiega Biancani, che aggiunge “questa scelta rischia di impedire una reale sinergia tra costa ed entroterra fondamentale per un turismo integrato che valorizzi l’intera provincia”.
Per questi motivi Biancani e la Consigliera Vitri hanno presentato per l’aula un emendamento volto a rimediare a questa scelta, proponendo di riconoscere la Riviera del San Bartolo come grande attrattore turistico.
“Mi auguro che tutti i Consiglieri capiscano l’importanza strategica della nostra proposta e si possa arrivare a un voto favorevole, su questo e sugli altri emendamenti che abbiamo presentato per migliorare il Piano”.
In effetti oltre all’emendamento per integrare l’elenco dei grandi attrattori della Misura 14, Biancani e Vitri hanno presentato altre tre proposte.
“La prima – spiega Biancani – prevede il sostegno regionale ad alcuni eventi dalla forte attrattiva turistica, come lo storico Carnevale di Fano, il Summer Jamboree di Senigallia e in particolare il festival Disco Diva di Gabicce, per il quale spero che la maggioranza mantenga l’impegno a votare favorevolmente, dopo l’esclusione del Piano della Cultura. Altri due emendamenti riguardano invece il mototurismo, che da sempre ritengo un settore dalle grandi possibilità di sviluppo. Nello specifico abbiamo chiesto non solo la promozione dei percorsi e servizi dedicati, ma anche dei musei delle moto, e il riconoscimento della figura dell’accompagnatore mototuristico, in attesa delle leggi specifiche su cui si sta lavorando in Regione.”
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