Un grande successo di pubblico con circa 4000 presenze di cui ben 2500 registrate agli spettacoli nelle due suggestive piazze/teatro e nel recuperato (dopo la sospensione nel 2020) cortile di Palazzo Ducale sede del raffinato concerto rinascimentale diretto dal M° Paola Fraternale, che ha inaugurato la manifestazione.

La soddisfazione per ‘ottima riuscita di questa edizione, ancora orfana del Grande Giuoco dell’Aita per la situazione pandemica in vigore, la esprime la Presidente dell’Ars Urbino Ducale organizzatrice della Festa del Duca, Maria Francesca Crespini:

«L’Ars che ha da Statuto il dovere di promuovere la cultura ducale di Urbino, ha anche quest’anno fatto un grande sforzi per poter allestire e animare Piazza Duca Federico e Piazza Rinascimento e dare a Urbino quattro giorni di attività turistica. Il nostro progetto era sulla carta molto suggestivo, partiva da Raffaello e guardava a Federico. Le oltre 2500 presenze agli spettacoli articolati in 4 fasce della giornata ci hanno dato conferma ai nostri sforzi. Le collaborazioni istituzionali con il Comune e anche con la Galleria Nazionale delle Marche e con l’Accademia Raffaello per il Progetto Oddi, sono nel segno di una coesione che è già in corso per il grande appuntamento nel 2022».

Applausi scroscianti agli spettacoli prodotti in esclusiva nazionale dall Ars, grazie alla competenze direzione artistica  di Massimo Puliani, per le performance di Marco Bocci (dedicata al “Sogno del Cavaliere” del genio urbinate) a FRANCESCO MONTANARI che ha raccontato eros e morte di Raffaello e la Fornarina, presente da Venezia lo scrittore GIOVANNI MONTANARO e il Maestro DAVIDE CAVUTI, alla versione definitiva dello spettacolo “Alba divina” di Mancini/Spataro, allo spettacolo dialettale al concerto con canzoni per Raffaello di Duccio Marchi e Obelisco nero, e a Matthias Martelli con il figlio del Vento presentato in una impeccabile versione in piazza grazie ai tecnici professionisti che collaborano dell Ars. E sempre grazie a due visual designer di Urbino Filippo Gualazzi, Pierpaolo Ceccarini e al direttore tecnico dell’Ars Eugenio Serafini, c è stato

Un gran finale con le proiezioni in videomapping immersive su Palazzo Ducale di raffinata e suggestiva visionarietà che hanno segnando il passaggio da “Raffaello Theatrum edizione per il 500° della morte, a Federico Theatrum Ducale in programma nel 2022 per le celebrazioni dei 600 anni dalla nascita del Duca Federico”. Questo passaggio di testimone, l’hanno espresso sul palco alla fine dell applauditissimo recital del “libanese” Montanari, il sindaco Maurizio Gambini e l’assessore regionale Stefano Aguzzi in rappresentanza della Regione che sostiene la Festa del Duca che il prossimo anno di chiamerà non più Raffaello Theatrum ma “Federico Theatrum Ducale”

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