“Il bando annunciato per 8 medici di emergenza-urgenza deve ancora uscire. Marche Nord sta cercando di individuare 5 nuovi medici attraverso le graduatorie regionali per garantire nuovo personale medico al Pronto Soccorso”.
Qualche settimana fa ho presentato un’interrogazione sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal gruppo PD, per chiedere un intervento urgente della Regione in merito alla grave carenza di personale dei Pronto Soccorso che sta provocando gravi disagi ai cittadini e al personale in servizio.
Nell’interrogazione ho lanciato alla Regione due proposte: aprire i bandi per l’emergenza-urgenza anche ad altre specialità mediche compatibili e aumentare i compensi di chi lavora nell’emergenza-urgenza, in quanto disciplina usurante, che impedisce l’esercizio complementare della libera professione e che spesso ha, di base, salari più bassi di altre specialità.
La scorsa settimana l’Assessore aveva annunciato il reclutamento di 8 medici di emergenza-urgenza e 5 medici di altre specialità da impiegare anche nel Pronto Soccorso. Ad oggi però il bando per i medici di emergenza-urgenza deve ancora uscire. Nel frattempo, Marche Nord, per individuare i 5 medici di altre specialità compatibili con il Pronto Soccorso, sta scorrendo le graduatorie regionali. Ad oggi, quindi, non ci sono certezze sui tempi di arrivo del nuovo personale.
Nella risposta all’interrogazione ho avuto conferma che la proposta di reclutare medici di specialità compatibili con l’emergenza-urgenza e impiegarli, oltre che nel loro settore, anche nel Pronto Soccorso è la soluzione più efficace e veloce, almeno nel breve periodo. Questo perché i bandi per i soli medici specializzati in emergenza-urgenza vanno spesso deserti. Si tratta di professionisti difficili da trovare perché molti studenti non scelgono questa specializzazione, come si evince dal fatto che anche le borse di studio in questo settore abbiano poche richieste.
Inoltre si tratta di una specialità che ha salari spesso bassi rispetto alle altre e che non permette il parallelo esercizio dell’attività privata, come invece accade per altre specialità. Sono di fatto soggetti a una esclusiva collaborazione con la struttura pubblica, essendo anche una disciplina che non si può esercitare su appuntamento nella quotidianità.
L’Assessore ha anche annunciato che, al fine di coinvolgere nel Pronto Soccorso anche altri medici, la Regione organizzerà due corsi semestrali all’anno di emergenza-urgenza rivolti a medici con specialità compatibili con questo settore. Un’iniziativa meritevole, ma che rischia di restare una soluzione tampone se poi questa carriera continua a essere meno appetibile delle altre specializzazioni.
Ritengo, quindi, fondamentale che si aumentino da subito anche i riconoscimenti economici per rendere più attrattivo il lavoro nell’emergenza-urgenza, non possiamo aspettare la modifica del contratto nazionale.
Purtroppo la Regione ha ribadito, per quanto riguarda un aumento delle indennità dei medici del Pronto Soccorso, che si può agire sui contratti senza prima una modifica a livello nazionale. Se la modifica dei contratti non è la strada percorribile ritengo, però, che la Regione debba studiare altre soluzioni tecniche per dare un maggior riconoscimento economico a questi professionisti, altrimenti, nel lungo periodo, sarà sempre peggio, col rischio di dover chiudere qualche Pronto Soccorso regionale.
Andrea Biancani Vicepresidente del Consiglio regionale
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