A LANCIARE L’ALLARME L’OSSERVATORIO DELLA CONFARTIGIANATO IMPRESE ANCONA – PESARO E URBINO. ISTITUITO IL NUMERO VERDE 800-229310 PER AIUTARE LE IMPRESE
Con aumenti di oltre il 200% del costo dell’energia, le piccole e micro imprese e con loro tutto il sistema economico, rischiano ripercussioni pesantissime.
A lanciare l’allarme è l’Osservatorio della Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino che nel corso di una conferenza stampa ha spiegato quello che stanno vivendo le aziende e auspicato interventi straordinari a livello nazionale ed europeo.
Ad aprire i lavori il saluto, in video-collegamento, del vice presidente della Regione Marche, Mirco Carloni che, ringraziando l’Associazione per aver portato l’attenzione su un problema che sta già avendo pesanti ripercussioni sul sistema economico, ha auspicato un veloce intervento del Governo.“A gennaio 2021 il prezzo medio dell’energia era di circa 60 euro MWh, oggi è arrivato ad oltre 220 euro. La stessa situazione vale per il gas. Parliamo nel 2021 di un prezzo medio di 0,17 euro al metrocubo, che è arrivato a oltre 0,90 euro. Tante imprese, che si ritrovano con costi quadruplicati, stanno chiedendo aiuto. A livello regionale il problema investe oltre 20 mila imprese di ogni settore e dimensione”, ha spiegato il responsabile del settore Energia di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, Maurizio Venanzoni.
La preoccupazione è per la tenuta dell’intero sistema economico che, soprattutto sul nostro territorio, si basa sull’attività delle piccole micro imprese, quelle più esposte alla situazione attuale
e sulla quale si chiede al Governo di intervenire in maniera più decisa. “Il contesto economico è estremamente complesso” – dice Marco Pierpaoli, segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino. “C’è un principio di ripresa economica, ma c’è anche una forte preoccupazione. Siamo impegnati ad aiutare gli imprenditori a portare avanti le loro attività e nell’essere competitive in un contesto globale. Siamo fiduciosi in un intervento del Governo, ma ci facciamo anche portavoce delle aziende che stanno lottando per andare avanti e che per farlo sono costrette a chiedere finanziamenti. Una situazione che può durare pochi mesi, mentre le imprese devono pianificare le attività”, spiega Pierpaoli. “E’ necessario mettere in campo una task force con provvedimenti mirati e che Governo e Regione intervengano facendosi carico di un problema che va affrontato in modo immediato”. In questa situazione dunque servono interventi forti per contenere il costo delle bollette. Quelli messi in campo finora dal Governo non sono sufficienti a fronteggiare questa situazione emergenziale. Gli imprenditori in questo quadro sono costretti a ricorrere a finanziamenti, ad aumentare i prezzi sui prodotti, con il rischio di perdere clienti, e a sottoscrivere contratti di forniture di energia che rischiano di penalizzarli anche in futuro. “Per quello che possiamo simulare a gennaio ci potrebbe essere un aumento del 250% per il costo dell’energia e del 420% mediamente per quello del gas” – sottolinea il Presidente Graziano
Sabbatini – “è ovvio che molte aziende saranno costrette a scegliere se continuare a lavorare con il rischio di andare in perdita o fermare l’attività con conseguenze anche sull’occupazione”.
A spiegare cosa vivono ogni giorno gli imprenditori, Ennio Lombardi e Marcello Bellucci, responsabili dei settori Alimentari e Meccanica-Piccole Micro Imprese, che hanno espresso tutta la preoccupazione per il futuro delle attività.
Per essere vicina agli imprenditori, Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino ha attivato il numero verde 800-229310 che a disposizione degli associati che abbiano bisogno di chiedere consigli o di avere una consulenza anche per quanto riguarda le strategie da adottare per pianificare la loro attività.
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