Acquaroli: “Decisione unilaterale che umilia e calpesta la dignità dei lavoratori, di un territorio e delle istituzioni”.

Aguzzi: “Invito l’azienda a riflettere sulla proposta sindacale che la stessa Regione condivide. Una soluzione si può e si deve discutere, non si può imporre”

 

Si è svolto questa mattina, a margine del Consiglio regionale, il primo tavolo ufficiale tra le parti coinvolte nella vertenza Caterpillar convocato dalla Regione. Erano presenti il presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi, tutti i capigruppo del Consiglio regionale con i rappresentanti sindacali delle sigle FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, che hanno incontrato l’amministratore delegato Jean Mathieu Chatain con i rappresentanti dell’azienda.

“E’ una decisione unilaterale – ha affermato il presidente Acquaroli – Subiamo passivamente una decisione senza avere l’onore del confronto e questo è un modo di fare che umilia e calpesta la dignità dei lavoratori, di un territorio, della nostra regione e delle istituzioni. Un atteggiamento inaccettabile che rappresenta un precedente assolutamente da scongiurare. Invito caldamente la proprietà a ritornare sulle proprie posizioni mostrando di avere a cuore l’interesse dei suoi dipendenti, nel rispetto dei basilari principi di etica aziendale, nonché di correttezza e lealtà”.

L’incontro, organizzato questa mattina nella sede della Regione Marche, è stato preceduto, pochi minuti prima, dalla risoluzione unitaria sulla vicenda dello stabilimento jesino, approvata all’unanimità in Consiglio regionale.

“Il tavolo avviato oggi a livello regionale è la premessa necessaria per poter poi spostare la trattativa sul piano nazionale, coinvolgendo direttamente il Ministero del Lavoro e il Ministero per lo Sviluppo economico – ha ribadito in apertura l’assessore Aguzzi – a seguito delle posizioni espresse, molto dure, invitiamo i vertici della Caterpillar a riflettere sul ritiro della procedura e ad avviare una discussione in maniera seria e approfondita, nella quale troverà la collaborazione sia da parte dei lavoratori che da parte delle istituzioni. Un conto è imporre una soluzione, un altro è discuterla, non possiamo accettare una presa di posizione unilaterale di un’azienda che da un momento all’altro dichiara ‘non più competitiva’ un’intera produzione che coinvolge 270 lavoratori, famiglie e un intero territorio”.

L’amministratore delegato della Caterpillar, Jean Mathieu Chatain, ha confermato la posizione assunta dall’azienda. I sindacati, rappresentati dai segretari regionali, Tiziano Beldomenico (FIOM CGIL), Luigi Imperiale (FIM CISL) e Vincenzo Gentilucci (UILM UIL), hanno chiesto il ritiro immediato della procedura di mobilità per i 270 lavoratori dello stabilimento: unica azione concreta che al momento è in grado di garantire i presupposti necessari per l’avvio di un confronto sereno e condiviso con l’azienda, allontanando così lo spettro della scadenza del 24 febbraio, data prevista per i licenziamenti.

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