CANTIANO – Il neo confermato presidente Giuseppe Paolini ha scelto Cantiano per giurare davanti al consiglio provinciale, nella prima seduta del suo nuovo mandato: «Un segno di vicinanza per i territori colpi dall’alluvione. Comunità tenaci e laboriose, che sapranno risollevarsi. Ma serve l’aiuto di tutti: da parte nostra non mancherà il massimo supporto», ha detto Paolini. Un sostegno apprezzato dal sindaco di Cantiano Alessandro Piccini, che ha fatto il punto della situazione ad oltre tre mesi dall’alluvione: «La nostra comunità è profondamente segnata: l’alluvione ha cancellato la storia di secoli, intaccando il patrimonio urbanistico e colpendo il cuore dell’area artigianale. Siamo ancora feriti, con 70 milioni di danni tra patrimonio pubblico, privato e attività di impresa. La vicinanza istituzionale è importante, da soli non possiamo farcela». Ha aggiunto il sindaco: «Non lasciateci soli. Dopo l’emergenza, oggi è subentrata la burocrazia. Solo con ristori celeri possiamo ripartire. Stanno arrivando i primi provvedimenti regionali rispetto all’impegno dei cinque milioni stanziati dall’allora governo Draghi. Ma per Cantiano parliamo di 194mila euro su 70 milioni di danni. Serve accelerare, altrimenti il rischio sarà la desertificazione. Davanti a un’emergenza, lo Stato faccia lo Stato. Abbiamo 61 attività di
impresa compromesse, il 70 per cento del nostro indotto. Servono risposte in tempi rapidi e apprezziamo la vicinanza della Provincia», ha concluso Piccini.
(f.n.)

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