Il nuovo Piano Sociosanitario regionale, la Missione Salute del PNRR, i caregiver familiari. Sono questi i temi che sono stati al centro dell’incontro che Cna Marche ha avuto con il Presidente della IV Commissione Consiliare Sanità, avvocato Nicola Baiocchi. Erano presenti il segretario Cna Marche Moreno Bordoni, il presidente di Cna Pensionati Marche Giancarlo Sperindio e il segretario Sergio Giacchi.
“Secondo un recente studio” ha ricordato Moreno Bordoni “nel 2024 i marchigiani ultrasessantacinquenni saranno 408 mila, pari al 24,3 per cento della popolazione residente mentre gli over 75 saranno il 13,1 per cento e gli over 85 arriveranno al 4,7 per cento. Secondo stime del Centro Studi Cna Marche su dati Istat, la crescita della popolazione anziana delle Marche, toccherà le 530 mila unità nel 2045. Aumentando l’età media dei marchigiani, aumenteranno anche gli anziani fragili e non autosufficienti, bisognosi di cure, sostegno e attenzioni. Al presidente della IV Commissione Sanità abbiamo voluto rappresentare le loro problematiche, trovando una risposta immediata e una grande consapevolezza. Queste tematiche saranno centrali nel nuovo Piano Sociosanitario, sul quale la Regione si confronterà con le parti sociali nelle prossime settimane. Così come Bacchiocchi si è impegnato ad un confronto costruttivo sulla Missione Salute del Pnrr e sulla realizzazione di Case di Comunità e Ospedali di Comunità. Come Cna e come Cna Pensionati Marche non faremo mancare il nostro apporto.”
Un fronte aperto e che richiede interventi incisivi del sistema sanitario regionale, è quello dei malati cronici. Sono il 39 per cento dei marchigiani e il 19 per cento ha due o più morbilità. Naturalmente a soffrire di queste patologie sono soprattutto gli anziani. E qui, hanno convenuto Baiocchi e i dirigenti Cna entra in gioco l’assistenza dei familiari.
“Attualmente” hanno sottolineato Sperindio e Giacchi “su 100 pazienti che escono da un ospedale per acuti, solo il 5 per cento viene preso in carico nelle post acuzie e un altro 5 per cento va nelle case di riposo. Il restante 90 per cento se ne torna a casa e non è preso in carico da nessuno.”
Serve un aiuto ai Caregiver familiari per sostenerli nel gravoso compito di assistere i loro congiunti. Anche su questo, ha dichiarato Baiocchi, la Regione sta lavorando.
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