A Riceci, venerdì (23/02) pomeriggio, un nutrito gruppo di attivisti ha accolto con calore e curiosità Rossano Ercolini, maestro elementare, ideatore e responsabile del progetto “Passi concreti verso Rifiuti Zero”.
Attivista per una gestione responsabile dei rifiuti da 34 anni, Ercolini ha ricevuto nel 2013 il prestigioso Goldman Environmental Prize, il Nobel alternativo per l’ambiente, è stato ospite del presidente Obama e ha conquistato fama mondiale. Attualmente è presidente del Centro di Ricerca Rifiuti Zero e dell’associazione Zero Waste Italy. Presiede inoltre l’associazione “Diritto al Futuro” ed è tra i principali fondatori della “Rete Nazionale Rifiuti Zero”.
Grazie alla sempre proficua collaborazione fra le varie realtà del territorio che si battono contro questo devastante progetto di discarica (Marche a Rifiuti Zero, assemblea permanente di cittadini “Urbino contro la discarica a Riceci” di cui sono orgoglioso portavoce, Marea verde speranza, DiversaMente – per la tutela e la valorizzazione della vallata del Foglia, La Lupus in Fabula, Everyone group, La fattoria del Borgo, Comitato A Piedi Nudi, Gas Pesaro) abbiamo potuto ascoltare le illuminanti parole di Ercolini che, con passione e dedizione, ha tracciato un percorso a cui tutti dovremmo aderire;
una rivoluzione ecologista di successo è quella che incrementa i posti di lavoro, crea ricchezza e non distrugge i territori, bensì li preserva e valorizza.
Affinché non ci debbano essere nuove battaglie contro impianti obsoleti e impattanti come le mega discariche o ancor peggio gli inceneritori, abbiamo di fronte a noi la concreta possibilità di gestire i rifiuti premiando i virtuosi e penalizzando gli sprechi.
Riceci può e deve essere il punto di svolta nel cambiamento di queste politiche, la parola fine ad anni di non-programmazione che possa restituire all’ambito pubblico e partecipato la gestione di un servizio essenziale, attraverso la collaborazione dei cittadini e soprattutto delle imprese, e stimolando ogni giorno a fare di più e meglio.
Riprogettare i sistemi di produzione per abbattere gli scarti di lavorazione, ripensare le abitudini domestiche, rivedere il modo di consumare eliminando “l’usa e getta” e i prodotti super-imballati con mille materiali diversi, riparando e riutilizzando gli elettrodomestici… tutto questo è molto meno faticoso ed oneroso in confronto a una nuova mega-discarica o un inceneritore.
“Nessuna persona sana di mente può sottrarsi dal capire che questo modello di civilizzazione stupidamente definito come «progresso» (ancora?) cozza frontalmente con i tempi e i modi di funzionamento dei processi naturali, improntati alla circolarità e scanditi dai tempi necessari di rigenerazione per compensare i prelievi umani sempre più accelerati da un usa-e-getta imprudente e arrogante, che ritiene il Pianeta una sorta di supermercato. Noi su questa terra ci dobbiamo considerare «coinquilini» della biodiversità, e riconoscere che, senza rispettare i tempi di rigenerazione necessaria a rimpiazzare i nostri prelievi, il «gioco è finito»”.
Assemblea permanente di cittadini “Urbino contro la discarica a Riceci”
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