“La bellezza non salverà il mondo se noi non salviamo la bellezza”. Questa considerazione dello storico dell’arte Salvatore Settis ribalta la citatissima profezia del principe Myškin di Dostoevskij riportando la riflessione sul destino del mondo da un astratto piano di consolatorio misticismo all’immanenza pratica del qui e ora. E’ un appello all’umanità tutta perché prenda coscienza e compia un atto di responsabilità: in che misura ci sentiamo custodi del mondo che abitiamo, della memoria del passato e ci rendiamo conto di doverci fare artefici di un progetto per il futuro, se vogliamo che uno ce ne sia?
Raccogliendo questo invito alla cura del bello materiale e metafisico la Biblioteca di Misano Adriatico ha deciso di dedicare il minifestival estivo “La biblioteca illuminata”, giunta alla XII edizione, proprio a questo interrogativo: ”Il mondo salverà la bellezza?”.
Il filo del discorso sarà affidato a tre voci del panorama culturale, a vario titolo impegnate nella speculazione sul valore della bellezza.
Aprirà la rassegna martedì 2 luglio il teologo Vito Mancuso, con una serata dal titolo “La via della bellezza”, andando al cuore della questione: di quale bellezza parliamo e perché è importante che l’uomo la salvi? C’è una bellezza legata all’essere e al condividere, alla dimensione fraterna dell’esistere che è candore, grazia, gratuità. Questa potenza sorgiva è l’armonia che ha fatto il mondo e lo va facendo minuto dopo minuto; quando l’uomo ne fa esperienza libera la sua energia più preziosa a cui tradizionalmente ci si riferisce con la parola anima. La bellezza così intesa è la via, una pratica divita: aderire ad essa salva quel piccolo pezzo di mondo che è ognunodi noi.
Nella serata successiva, mercoledì 3 luglio, Quirino Principe, musicologo,critico musicale, saggista, sarà la voce della serata “C’è un salvatore nel mondo?”. Chi difenderà il pianeta e tutte le sue specie, compresa quella umana, da un Prometeo irresistibilmente scatenato, al quale la scienza conferisce forze senza precedenti e l’economia imprime un impulso incessante? Principe afferma che il mondo può essere salvato solo da una guida che conosca i segreti della realtà naturale, possegga intatta la memoria storica e governi costruendo su queste fondamenta la propria sapienza. Egli fa riferimento ad un salvatore del lògos e perciò della bellezza perché la Bellezza è la pienezza dei significati interamente rivelata.
Concluderà la rassegna, giovedì 4 luglio, proprio l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, con una serata dal titolo “Il mondo salverà labellezza? Responsabilità, anima, cittadinanza”. Settis ribadirà l’importanza etica della salvaguardia della bellezza, della tutela del patrimonio che ci deriva dal passato, e il dovere di frenare la cannibalizzazione del pianeta. Perché sia chiara la necessità per il nostro benessere di curare l’ambiente e il paesaggio che abitiamo il concetto di bellezza verrà strettamente legato a quello di salute. La centralità dell’imperativo ecologico deve dunque stimolare il pensiero giuridico e la responsabilità civica assegnando priorità al pubblico interesse, massimamente rappresentato dalla Costituzione. La comunanza dei destini dell’uomo e della natura ci spinge verso la costruzione di un’etica del futuro non solo per gli uomini ma per la biosfera, una progettazione nel segno dell’equità e della giustizia distributiva che tenga contoanche di “coloro che sono lontani”.
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