Lo scorso Aprile è nata la “COVID-19 Mass Spectrometry Coalition”, una rete mondiale a cui afferiscono oltre 500 laboratori di spettrometria di massa (MS), ovvero la più potente e diffusa tecnica analitica usata nella ricerca biomedica, la diagnostica e lo sviluppo di farmaci. I dettagli di questa International Action sono stati pubblicati il 27 maggio su The Lancet Online First (https://www.thelancet.com/journals/lancet/onlineFirst)
Tra questi laboratori, che afferiscono ai maggiori Centri di Ricerca e Università del mondo, c’è anche il “Gruppo Italiano COVID19 MS Coalition”, che vede attualmente impegnati 17 laboratori di diverse Università e Centri di Ricerca, tra cui l’Università di Urbino con il Laboratorio LC-MS del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate il cui responsabile è il Prof. Achille Cappiello. Lo scopo della rete è supportare la ricerca sull’attuale pandemia (e altre future) mettendo in comune risorse, metodi e dati. Alcuni degli ambiti in cui la MS può generare informazioni di vitale importanza sono la composizione strutturale del virus, i biomarcatori di esposizione, il rilevamento di materiale virale direttamente da superfici e molti altri.
Il gruppo Italiano è già operativo e sta scambiando idee e informazioni. Alcuni laboratori stanno già effettuando attività sperimentali sul COVID-19. Il Gruppo è immediatamente disponibile a collaborare con qualunque soggetto istituzionale che volesse interagire con i rispettivi laboratori e Istituti.
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