Presentato il libro dei Camillas con Vittorio Ondedei. Da Ruben l’annuncio dei primi artisti che suoneranno per Zagor in occasione della Mostra del Cinema
PESARO – «Nei mesi scorsi abbiamo purtroppo vissuto picchi di dolore. Uno di questi è stato per la scomparsa di Mirko Bertuccioli. Era un geniaccio, ma anche un grande artista. Ne abbiamo avuto la riprova dall’omaggio che gli è stato fatto il primo maggio». Per Matteo Ricci, Zagor «trasmetteva voglia di vivere attraverso la sua creatività». Il sindaco lo ribadisce alla presentazione del libro dei Camillas «La storia della musica del futuro» (People), presentato nel giardino della biblioteca San Giovanni da Vittorio Ondedei, alias Ruben Camillas. «Abbiamo deciso di intitolare a Mirko le luminarie in via Almerici, uno dei luoghi simboli della città della musica. Così il percorso che conduce al Conservatorio ‘Rossini’ tra negozi di dischi, strumenti e spartiti, sarà caratterizzato dal segno grafico dei Camillas. Con le parole raffiguranti una strofa di una loro canzone. Sarà il terzo tassello di un progetto complessivo, dopo quelli già concretizzati su via Rossini e via Castelfidardo», osserva il vicesindaco Daniele Vimini. Non solo: «Mirko avrebbe dovuto occuparsi della direzione artistica della parte musicale della prossima Mostra del Cinema. Per questo abbiamo deciso che la cerimonia delle luminarie in via Almerici avverrà il prossimo 22 agosto, quando la Mostra del Cinema ritornerà in un periodo inusuale rispetto al solito. E si aprirà con un concerto in piazza del Popolo, dedicato proprio a Mirko. Uniremo nella stessa data i due momenti e sarà una bella giornata in suo onore», evidenzia Vimini. Filtrano i primi nomi che si esibiranno per l’occasione, annunciati da Vittorio Ondedei. Tra gli altri Lo Stato Sociale, Calcutta, Auroro Borealo, Gioacchino Turù, Duo Bucolico. «La mia voce appare lineare, ma dentro nasconde una tempesta. Fa parte dei Camillas, tuttavia, affrontare le cose nel momento in cui accadono», rimarca Ruben. Che rivela: «Il libro è stato ultimato a febbraio, Mirko è scomparso ad aprile. Mi piace pensare che con questo volume, dove raccontiamo la musica del futuro al passato, in un tempo intrappolato, il ricordo di Mirko produca emozioni vive nelle persone. Mi manca nella sua interezza. Ora sarà tutto diverso. Ma sapevamo che la vita e la creatività dovevano caratterizzare ogni cosa che facevamo. Sarà un periodo di transizione. Ma per quello che era il mio rapporto con lui, non sarebbe giusto fermarsi». La prefazione del volume è firmata da Ginevra Lamberti. All’appuntamento, moderato dalla giornalista Elisabetta Marsigli, è intervenuto anche il direttore di Amat Gilberto Santini.
(f.n.)
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