COMUNE DI CAMERINO / ASSOCIAZIONE ADESSO MUSICA
COMUNE DI FABRIANO
COMUNE DI FANO / FONDAZIONE TEATRO DELLA FORTUNA
COMUNE DI MACERATA
COMUNE DI PESARO
COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
AMAT
REGIONE MARCHE
MiBACT
Atto Secondo
5 | 26 FEBBRAIO 2021
PROGRAMMA
DA VENERDÌ 5 A DOMENICA 7 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15 E ORE 17 [DOMENICA]
STREAMING da
CAMERINO ACCADEMIA DELLA MUSICA “FRANCO CORELLI”
Comune di Pesaro – Comune di Camerino
Regione Marche / L’Europa con noi per ripartire – Por Fesr Marche 2014-2020
AMAT – MiBACT
nell’ambito del progetto Rossinimania per le Marche
BANDA OSIRIS
ROSSINANDO
produzione realizzata da Mismaonda
VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15
STREAMING da
ASCOLI PICENO TEATRO VENTIDIO BASSO
Parmaconcerti
MADDALENA CRIPPA
DEVE TRATTARSI DI AUTENTICO AMORE PER LA VITA
dai Diari (1941‐1943) di Etty Hillesum
musica originale per arpa e armonica di Gian Mario Conti
drammaturgia Giulia Calligaro
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15
STREAMING da
MACERATA TEATRO LAURO ROSSI
Le Belle Bandiere
ELENA BUCCI
NELLA LINGUA E NELLA SPADA
un progetto di musica e teatro ispirato alle vite
e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis
elaborazione drammaturgica e regia Elena Bucci
VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15
STREAMING da
FANO TEATRO DELLA FORTUNA
Fabbrica
ASCANIO CELESTINI
I PARASSITI
UN DIARIO NEI GIORNI DEL COVID-19
con Gianluca Casadei alla fisarmonica
DOMENICA 21 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15
STREAMING da
SAN BENEDETTO DEL TRONTO TEATRO CONCORDIA
Nidodiragno/CMC
MARIA AMELIA MONTI
S’È FATTO TARDI MOLTO PRESTO
IL TEMPO NELLA POESIA, NELLA SCIENZA E NELLA CANZONE
pianoforte e voce Massimiliano Gagliardi
narrazione Edoardo Erba
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15
STREAMING da
PESARO TEATRO ROSSINI
Compagnia Körper
LUNA CENERE
ZOÉ
coreografia e concetto Luna Cenere
con Luna Cenere, Lucas Delfino, Daria Menichetti, Ilaria Quaglia, Davide Tagliavini
musiche originali Gerard Valverde Ros
VENERDÌ 26 FEBBRAIO 2021 ORE 21.15
STREAMING da
FABRIANO TEATRO GENTILE
Centro Teatrale Bresciano
ELISABETTA POZZI
CASSANDRA
O DELL’INGANNO
drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
COMUNICATO STAMPA
AMATo teatro a casa tua! torna, dopo il successo della prima edizione, con Atto Secondo spettacoli teatrali, musicali e di danza in streaming dal 5 febbraio dai teatri di Ascoli Piceno, Camerino, Fabriano, Fano, Macerata, Pesaro e San Benedetto Del Tronto su iniziativa dei rispettivi Comuni con la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, l’AMAT, la Regione Marche e il MiBACT.
Il programma torna a offrire alla Platea delle Marche – e non solo – momenti di ‘invasione’ ed ‘evasione’ propri dell’esperienza teatrale. Sette spettacoli in streaming compongono un vero e proprio cartellone dal 5 al 26 febbraio con l’intento di cogliere l’occasione che questa sfida storica dell’emergenza sanitaria rappresenta. Facendo di necessità virtù, attraverso l’utilizzo del digitale AMATo Teatro a casa tua! offre l’opportunità di “dilatare” la platea degli splendidi teatri marchigiani rivolgendosi a un pubblico senza confini, come permette appunto l’utilizzo dello spazio web.
Dal 5 al 7 febbraio (ore 21.15, domenica ore 17) l’appuntamento è con un Rossini giocoso con la Banda Osiris nella nuova Accademia della Musica “Franco Corelli” di Camerino, appena inaugurata, con Rossinando, realizzato da Comune di Pesaro, Comune di Camerino, Regione Marche / L’Europa con noi per ripartire – Por Fesr Marche 2014-2020, AMAT e MiBACT nell’ambito del progetto Rossinimania per le Marche. Gioachino Rossini è l’artista marchigiano che tutto il mondo ci invidia. Il suo genio ho oltrepassato ogni frontiera, fisica e di genere, uscendo dai confini della musica per contaminare la cultura tutta e, cosa più importante, la vita quotidiana dei suoi coevi e di chi è venuto dopo. Rossini è pop: è arrivato perfino ad ottenere il primato tra i compositori di jingle più utilizzati in pubblicità. Da questa intuizione nasce l’incontro con la Banda Osiris, un ensamble di dotti musicisti che da sempre lavora sulla desacralizzazione della musica colta attraverso sapienti iniezioni di ironia, che per l’occasione confeziona un gustoso progetto ad hoc.
Maddalena Crippa, signora indiscussa della scena, attende il pubblico dal Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno il 12 febbraio (ore 21.15) con Deve trattarsi di autentico amore per la vita dai Diari (1941‐1943) di Etty Hillesum, drammaturgia di Giulia Calligaro. Negli anni ’40, mentre l’Europa sprofondava in una delle sue stagioni più nere e il nazismo sfondava gli argini della disumanità, in Olanda, una giovane studiosa ebrea faceva il percorso inverso. E scalava a poco a poco le tappe dell’illuminazione. Più si faceva scuro intorno, più lei trovava e cresceva dentro di sé la luce. I preziosi Diari di Etty, compilati meticolosamente giorno per giorno tra il 1941 e il 1943, ci accompagnano nel suo percorso di crescita fino alla morte, avvenuta ad Auschwitz. Alla voce di Maddalena Crippa si affianca quella del poliedrico musicista Gian Mario Conti, autore ed esecutore di brani originali per arpa e armonica.
Ancora una grande stella del firmamento teatrale per AMATo Teatro a Casa Tua!, Elena Bucci è il 14 febbraio (ore 21.15) dal Teatro Lauro Rossi di Macerata con Nella lingua e nella spada, un progetto firmato Le Belle Bandiere. Questo melologo di più anime si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, viene liberato grazie a un forte movimento internazionale e restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente. Luigi Ceccarelli crea la drammaturgia musicale integrandovi le improvvisazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia, mentre voce e movimenti dialogano con il suono. Sullo sfondo è la musica greca, che ha saputo accogliere la musica latina, araba e balcanica fino a farne una sintesi che ci identifica tutti in un unico linguaggio.
Un lavoro di prorompente attualità I parassiti. Un diario nei giorni del Covid-19 di e con Ascanio Celestini, è in scena il 19 febbraio (ore 21.15) dal Teatro della Fortuna di Fano. “Siamo stati presi di sorpresa dalla pandemia, ma l’abbiamo interpretata. Ci hanno mostrato la fotografia del parassita – afferma Ascanio Celestini – e anche i numeri, le carte geografiche che cambiano colore con la diffusione del virus e i grafici. Abbiamo un’idea razionale della malattia. La gestiamo così bene che qualcuno la sta persino negando. Ma quel numero così alto di morti ci ha disorientato. E all’inizio abbiamo pensato che fosse proprio il numero, la quantità. E invece è una questione di qualità. Non siamo più preparati per la morte. I cadaveri non ci fanno una grande impressione. Ma siamo sconvolti dal nulla che se li porta via. E se ci tolgono il corpo del defunto siamo completamente spaesati. Così mi sono messo a raccontare e a scrivere. A fare qualcosa che non avesse un corpo. Perché il lutto è immateriale come la memoria, le parole, i sogni”. Accompagna Ascanio Celestini Gianluca Casadei alla fisarmonica.
Domenica 21 febbraio (ore 21.15) è la volta dal Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto di Si è fatto tardi molto presto. Il tempo nella poesia, nella scienza e nella canzone con Maria Amelia Monti e la narrazione di Edoardo Erba. Attraverso un diario semiserio, uno scrittore appassionato di fisica racconta la sua difficoltà nel comprendere i nuovi concetti che riguardano il tempo e a intuirne le implicazioni nella vita reale. La narrazione, fatta di brevi flash pieni di umorismo, ha il compito di introdurre un’emozionante selezione di poesie contemporanee lette da Maria Amelia Monti di Handke, Szymborska, Ceronetti, Viviani, Cavalli, Lamarque, Marcoaldi, Catalano, Sanguineti, Anne Stevenson, Dimitrova e De Alberti. Lo stile anticonvenzionale di lettura di Maria Amelia Monti, le rende praticabili, fruibili, assolutamente vive e vicine. Ciascun quadro poetico si conclude con una canzone, sempre a tema, interpretata dal maestro Massimiliano Gagliardi, di autori straordinari come De Gregori, Dalla, Califano, Cammariere, Tenco e Sangiorgi (Negramaro), Fossati.
Appuntamento con la danza il 24 febbraio (ore 21.15) con Luna Cenere, miglior “coreografa emergente” per il prestigioso Premio Danza & Danza 2020, dal Teatro Rossini di Pesaro con Zoé, uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. Zoé è uno spettacolo che nasce all’interno del progetto Genealogia della Compagnia Körper con Festival Oriente Occidente/ CID Centro Internazionale della Danza in collaborazione con AMAT e Civitanova Danza per “Civitanova Casa della Danza”. Una ricerca dalla natura installativa a cui si aggiunge il carattere relazionale di una comunità, un gruppo che si fa espressione e luogo, paesaggio in trasformazione e migrazione. Proseguendo nella sua ricerca su un corpo che giace nella condizione di nudità Luna ne fa emergere il potenziale metafisico, animale e sociale.
AMATo Teatro a casa tua! si avvia alla conclusione il 26 febbraio al Teatro Gentile di Fabriano con Cassandra o dell’inganno di Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana che da molti anni lavora intorno ai grandi temi ed archetipi del mito. Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c’è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra è l’ultima tappa. Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi ed autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini. Il compositore Daniele D’angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche ed attualissime di Cassandra.
Ogni spettacolo è visibile dal proprio computer o tablet sul portale curato da AMAT www.marcheinscena.it, acquistando un biglietto di € 5 sulla piattaforma vivaticket.com. Lo spettacolo Rossinando è a ingresso gratuito. Una volta acquistato il biglietto online lo spettatore riceverà tramite email una password con cui potrà accedere allo spettacolo. Per vivere l’esperienza di AMATo Teatro a casa! si consiglia una rete internet stabile e non un collegamento da hotspot telefonico. Per informazioni AMAT 071 2075880.
DA VENERDÌ 5
A DOMENICA 7 FEBBRAIO 2021
ORE 21.15 E ORE 17 [DOMENICA]
STREAMING da
CAMERINO
ACCADEMIA DELLA MUSICA “FRANCO CORELLI”
Comune di Pesaro – Comune di Camerino
Regione Marche / L’Europa con noi per ripartire – Por Fesr Marche 2014-2020
AMAT – MiBACT
nell’ambito del progetto Rossinimania per le Marche
BANDA OSIRIS
ROSSINANDO
di e con Banda Osiris:
Sandro Berti mandolino, violino, trombone
Gianluigi Carlone voce, sax
Roberto Carlone trombone, pianoforte
Giancarlo Macrì percussioni, batteria, bassotuba
con la partecipazione di Vincenzo Correnti
direttore Associazione Adesso Musica
regia video Matteo Medri
fotografia Massimo Gardini, Rossano Roxy Zambardino
montaggio Stefania Alberti
musiche
Rossini “Sinfonie” di Orchestra Sinfonica G. Rossini
Daniele Agiman direttore
registrato presso Teatro Rossini, Pesaro 2017
e Rossini “William Tell overture” di Orchestralis-ENVATO
effetti sonori FREESOUND Peridactyloptrix, adamwicher
si ringraziano Andrea Bocelli Foundation
Donatella Pazzelli, Gilberto Spurio
produzione audiovisiva Ruvido Produzioni srl
produzione realizzata da Mismaonda
Un Rossini giocoso con la Banda Osiris nella nuova Accademia della Musica di Camerino appena inaugurata.
Gioachino Rossini è l’artista marchigiano che tutto il mondo ci invidia. Il suo genio ho oltrepassato ogni frontiera, fisica e di genere, uscendo dai confini della musica per contaminare la cultura tutta e, cosa più importante, la vita quotidiana dei suoi coevi e di chi è venuto dopo. Rossini, lo si è detto abbondantemente nel corso delle manifestazioni del 150enario, è pop: è arrivato perfino ad ottenere il primato tra i compositori di jingle più utilizzati in pubblicità. Da questa intuizione nasce l’incontro con la Banda Osiris, un ensemble di dotti musicisti che da sempre lavora sulla desacralizzazione della musica colta attraverso sapienti iniezioni di ironia, che per l’occasione confeziona ad hoc un progetto per la nuova Accademia della Musica di Camerino, il terzo grande progetto firmato dalla Andrea Bocelli Foundation, realizzato nel cratere del sisma che ha colpito le Marche. Una casa della musica, fucina didattica e artistica degna della nobile tradizione che da secoli caratterizza la vita culturale di Camerino. Si tratta di un divertissment dove il virtuosismo sconfina nel parossismo, dove la piacevolezza delle arie si accompagna ai lazzi, dove l’incanto delle composizioni si sposa con il divertimento. La Banda Osiris per due giorni ha abitato gli spazi dell’Accademia e della città di Camerino, riempiendoli di musica. Non essendo possibile fruire dal vivo di questa esibizione, fatta di momenti suonati, altri parlati, altri comici, lo spettacolo è diventato un prodotto video pronto per essere trasmesso in streaming. Lo spettacolo, strutturato come un varietà comico musicale della durata di circa 100 minuti, ripercorre il meglio del repertorio rossiniano reinventandolo. L’idea è quella della sovversione creativa come antidoto contro la depressione e lo sconforto causato dalle calamità: il terremoto prima e ora questa terribile pandemia che ha costretto la musica a stare fuori dai luoghi di aggregazione e dei teatri.
BANDA OSIRIS
La Banda Osiris nasce nel 1980 a Vercelli. Nei primi anni di attività si dedica prevalentemente a spettacoli di strada. L’originalità della proposta che fonde musica, teatro e comicità riscuote un immediato successo. Dalla strada il passo successivo è il teatro. Nascono diversi spettacoli: da Storia della Musica vol. 1 e 2 (regia di Gabriele Salvatores) a Le Quattro Stagioni da Vivaldi (regia di Gabriele Vacis), da Sinfonia Fantastica (regia di Maurizio Nichetti) a Roll Over Beethoven con il Quartetto Euphoria, Guarda che Luna con Enrico Rava, Gianmaria Testa e Stefano Bollani, protagonista quest’ultimo anche di Primo Piano, Diabolus in musica con l’orchestra metropolitana di Lisboa, Banda.25, Italiani, Italieni, Italioti con Ugo Dighero e scritto da Michele Serra, un dissacrante Pierino e il Lupo gravemente contaminato. Oltre ad aver partecipato a numerose trasmissioni televisive in Italia e all’estero (DOC, Pista!, Maurizio Costanzo Show, Per un pugno di libri solo per citarne alcune), il gruppo ha scritto diretto e realizzato per Rai3 lo special Musica coi fiocchi con la Demo Morselli Band e l’ironico Concerto di Capodanno 2005 con l’Orchestra del Conservatorio di Genova. Nelle ultime stagioni ha partecipato alla trasmissione Parla con me con Serena Dandini e Dario Vergassola, occupandosi della realizzazione ed esecuzione di una stralunata colonna sonora live. Proficuo anche il rapporto con i tre canali radiofonici della Rai che ha visto la Banda impegnata nel doppio ruolo di autori e conduttori in diverse trasmissioni, e in quello di compositori di sigle per trasmissioni quali Caterpillar, Catersport, Sumo, Un giorno da pecora e altre ancora. La Banda ha inoltre scritto ed eseguito colonne sonore per il teatro, per documentari e per il cinema tra cui Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart, L’imbalsamatore e Primo amore di Matteo Garrone con cui ha meritato nel 2004 l’Orso d’argento al Festival di Berlino e il David di Donatello, e l’ultimissimo Qualunquemente con Antonio Albanese. L’ultimo lavoro della versatile band è un Cd per Radio Fandango dal titolo Banda.25, che ha dato origine a un DVD e a una divertente mostra sulla musica, ulteriore tassello di una continua ricerca su nuovi e fantastici mondi sonori.
VENERDÌ 12
FEBBRAIO 2021
ORE 21.15
STREAMING da
ASCOLI PICENO
TEATRO VENTIDIO BASSO
MADDALENA CRIPPA
DEVE TRATTARSI DI AUTENTICO
AMORE PER LA VITA
(in occasione del Giorno della Memoria 2021)
dai Diari (1941‐1943) di Etty Hillesum
musica originale per arpa e armonica Gian Mario Conti
drammaturgia Giulia Calligaro
produzione Parmaconcerti
Negli anni ’40, mentre l’Europa sprofondava in una delle sue stagioni più nere e il nazismo sfondava gli argini della disumanità, in Olanda, una giovane studiosa ebrea faceva il percorso inverso. E scalava a poco a poco le tappe dell’illuminazione. Più si faceva scuro intorno, più lei trovava e cresceva dentro di sé la luce, Dio, l’Amore, e un senso e un’accoglienza della vita in tutti i suoi aspetti che la portavano a consegnarsi completamente ad ogni opportunità per evolvere, fosse pure dolorosa, fino a condividere spontaneamente il destino del suo popolo
dentro il campo di lavoro di Westerbork. E ciò senza perdere compassione, neppure per i persecutori. Solo l’amore avrebbe potuto inaugurare un futuro diverso, sosteneva, e interrompere la catena della violenza. Rispondere con odio, invece, significava che lo sterminio si sarebbe potuto ripetere nella Storia per sempre.
I preziosi Diari di Etty, compilati meticolosamente giorno per giorno tra il 1941 e il 1943, ci accompagnano nel suo percorso di crescita fino alla morte, avvenuta ad Auschwitz.
Alla voce di Maddalena Crippa si affianca quella del poliedrico musicista Gian Mario Conti, autore ed esecutore di brani originali per arpa e armonica.
DOMENICA 14
FEBBRAIO 2021
ORE 21.15
STREAMING da
MACERATA
TEATRO LAURO ROSSI
ELENA BUCCI
NELLA LINGUA E NELLA SPADA
un progetto di musica e teatro ispirato alle vite
e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis
elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci
musica in playback di Luigi Ceccarelli
con registrazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia
disegno luci Loredana Oddone
cura e regia del suono Raffaele Bassetti
assistenti all’allestimento Nicoletta Fabbri, Beatrice Moncada
scene Nomadea, Loredana Oddone
costumi Nomadea, Marta Benini e Manuela Monti
si ringrazia il Teatro Comunale di Russi per l’ospitalità
produzione TPE Teatro Piemonte Europa, Le belle bandiere, Ravenna Festival, Napoli Teatro Festival – Fondazione Campania dei Festival – produzione musicale Edison Studio, Roma
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna / Comune di Russi
Questo melologo di più anime si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, viene liberato grazie ad un forte movimento internazionale e restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente, nel 1976. Alekos trova nella poesia una cura per resistere alla violenza della tirannia e del carcere; Oriana fa del suo lutto un libro. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, un tesoro al quale attingere quando manca il coraggio. Proverò a raccontare con le mie povere parole di lei e di lui, di quell’epoca, di quella terra e della mia, dell’entusiasmo per alcuni artisti – eroi? – che vissero l’orrore della dittatura senza piegarsi, cantando: nella lingua e nella carta è la loro spada. Grazie a loro allargo il mio sguardo di fortunata nata in tempo di pace fino al limite del buio che si avvicina. Luigi Ceccarelli crea la drammaturgia musicale integrandovi le improvvisazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia, mentre voce e movimenti dialogano con il suono. Sullo sfondo è la musica greca, che ha saputo accogliere la musica latina, araba e balcanica fino a farne una sintesi che ci identifica tutti in un unico linguaggio. Elena Bucci
VENERDÌ 19
FEBBRAIO 2021
ORE 21.15
STREAMING da
FANO
TEATRO DELLA FORTUNA
ASCANIO CELESTINI
I PARASSITI
UN DIARIO NEI GIORNI DEL COVID-19
con Gianluca Casadei alla fisarmonica
produzione Fabbrica
Siamo stati presi di sorpresa dalla pandemia, ma l’abbiamo interpretata. Ci hanno mostrato la fotografia del parassita e anche i numeri, le carte geografiche che cambiano colore con la diffusione del virus e i grafici.
Abbiamo un’idea razionale della malattia. La gestiamo così bene che qualcuno la sta persino negando. Ma quel numero così alto di morti ci ha disorientato. E all’inizio abbiamo pensato che fosse proprio il numero, la quantità. E invece è una questione di qualità. Non siamo più preparati per la morte. I cadaveri non ci fanno una grande impressione. Non ci perturbano più di tanto. Ma siamo sconvolti dal nulla che se li porta via. Non sappiamo che fare. E se ci tolgono il corpo del defunto siamo completamente spaesati. Mia madre e mia nonna avrebbero messo in moto tutta una serie di riti piccoli e grandi, consapevoli e inconsapevoli. Avrebbero saputo cosa cucinare e come, cosa bere e mangiare, chi chiamare e quali parole dirgli, come e dove e quando pregare. Noi no. Noi abbiamo bisogno delle cose materiali. Senza il corpo del morto restiamo immobili con la testa vuota.
Così mi sono messo a raccontare e a scrivere. A fare qualcosa che non avesse un corpo. Perché il lutto è immateriale come la memoria, le parole, i sogni.
DOMENICA 21
FEBBRAIO 2021
ORE 21.15
STREAMING da
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
TEATRO CONCORDIA
MARIA AMELIA MONTI
S’È FATTO TARDI
MOLTO PRESTO
pianoforte e voce Massimiliano Gagliardi
narrazione Edoardo Erba
produzione NidodiRagno
Attraverso un diario semiserio, uno scrittore appassionato di fisica – Edoardo Erba – racconta la sua difficoltà nel
comprendere i nuovi concetti che riguardano il Tempo e a intuirne le implicazioni nella vita reale. La narrazione, fatta di brevi flash pieni di umorismo, ha il compito di introdurre un’emozionante selezione di poesie contemporanee lette da Maria Amelia Monti. Divisi in gruppi, i componimenti, oltre ad impreziosire i temi proposti dal narratore, rappresentano una panoramica della scrittura poetica attuale, soprattutto dagli anni ’80 in poi.
Quando si parla di poesia contemporanea, si pensa di solito a una poesia che contemporanea non è più, ovvero quella novecentesca di Montale, di Quasimodo, di Neruda, di Pessoa, di Eliot.
Attraverso il tema del Tempo, lo spettacolo apre invece uno sguardo su autori più attuali, molti dei quali viventi, dando rilievo a voci importantissime e tuttavia ancora poco conosciute o poco lette.
La scelta delle poesie comprende artisti come Handke, Szymborska, Ceronetti, Viviani, Cavalli, Lamarque, Marcoaldi, Catalano, Sanguineti, Anne Stevenson, Dimitrova e De Alberti. Lo stile anticonvenzionale di lettura di Maria Amelia Monti, le rende praticabili, fruibili, assolutamente vive e vicine. Ciascun quadro poetico si conclude con una canzone, sempre a tema, interpretata dal maestro Massimiliano Gagliardi. I brani scelti tra una selezione di autori straordinari come De Gregori, Dalla, Califano, Cammariere, Tenco e Sangiorgi (Negramaro), Fossati, arricchiscono la riflessione grazie alla raffinatezza dei testi e alla impareggiabile capacità di coinvolgimento emotivo della musica.
MERCOLEDÌ 24
FEBBRAIO 2021
ORE 21.15
STREAMING da
PESARO
TEATRO ROSSINI
LUNA CENERE
ZOÉ
coreografia e concetto Luna Cenere
con Luna Cenere, Lucas Delfino, Daria Menichetti, Ilaria Quaglia, Davide Tagliavini
musiche originali Gerard Valverde Ros
disegno luci Gianni Staropoli
produzione Compagnia Körper
Festival Oriente Occidente/ CID Centro Internazionale della Danza
in collaborazione con AMAT e Civitanova Danza per “Civitanova Casa della Danza
con il supporto di L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Teatro Petrella di Longiano
Compagnia Virgilio Sieni, Les Brigittines – Playhouse for Movement
Associazione Armunia/Festival Inequilibrio
inserito nel progetto ResiDance XL 2018 – luoghi e progetti residenza per creazioni coreografiche
azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore
coordinata da L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Zoé è la costruzione di uno spazio in cui una piccola comunità di corpi è riportata al grado zero della vita. Uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. Cosa è la ‘riflessione’ se non anche una proiezione dell’osservatore sul corpo che esprime se stesso? La coreografia è una scrittura sui corpi e dei corpi che in questo caso diventa declinazione delle forme e significati della loro nuda vita, tema che la memoria collettiva e le coscienze dell’oggi sono chiamate a interpretare. Emergono domande di tipo politico, sociale, culturale strettamente legate al tema del corpo contemporaneo, alle quali il processo non ha il compito di rispondere. L’arte deve invece toccare e turbare.
Zoé è uno spettacolo che nasce all’interno del progetto Genealogia, processo di costruzione di un alfabeto di segni che possano divenire linguaggio coreografico. Una ricerca dalla natura installativa a cui si aggiunge il carattere relazionale di una comunità, un gruppo che si fa espressione e luogo, paesaggio in trasformazione e migrazione. Proseguendo nella sua ricerca su un corpo che giace nella condizione di nudità Luna ne fa emergere il potenziale metafisico, animale e sociale.
LUNA CENERE
Luna Cenere è una danzatrice e giovane coreografa nata a Napoli. Artista associata del Centro Coreografico Körper e del Festival Oriente Occidente per il biennio 2019/2020 e sostenuta dall’azione Residence XL per l’anno 2019. Vincitrice del Premio Danza&Danza come Coreografa Emergente 2020 con lo spettacolo Genealogia_Time Specific, e autrice di Kokoro, spettacolo prodotto dalla Compagnia Körper con il sostegno della Compagnia Virgilio Sieni e dell’ex Asilo Filangieri di Napoli, selezionato dalla rete ANTICORPI XL. Con questo spettacolo Luna viene selezionata come artista AEROWAVES TWENTY18’ e vince il Premio Per La Migliore Coreografia del ‘Solocoreografico 2017’. Nel settembre 2019 Luna riceve il Premio Speciale Positano Léonide Massine come Talento Campano. Seguono poi Twin presentato in anteprima al Festival FOG/ Triennale di Milano e selezionato dalla rete ANTICORPI XL Pneumatika (work in progress) presentato alla fine del 2018 al T.A.N.
di Napoli, al festival “La Democrazia del Corpo” a Firenze e al Festival NAOcrea a Milano; Natural Gravitation – tributo a Isadora Duncan, commissione e produzione del Festival di Ravello e della Compagnia Körper. Diplomata in danza contemporanea presso l’Ente di Promozione Nazionale Movimento Danza nel 2009. Al termine dei suoi studi Luna è già coinvolta nella scena artistica della città prendendo parte a numerosi progetti sul territorio. Nel 2011 lascia l’Italia per proseguire la sua formazione presso la SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance dove consegue la laurea e nel 2014 si trasferisce in Belgio. In questi anni frequenta festival internazionali come Il Festival Deltebre Danza, Impulstanz e la Biennale di Venezia e studia con maestri come David Zambrano, Francesco Scavetta, Martin Kilvady Josef Frucek, Linda Kapetanea, Matej Kejzar e molti altri. Partecipa alle creazioni di Anton Lacky (Anton Lacky Company) e Josef Frucek (Rootlessroot). Nel 2014 lavora con Simone Forti e Anton Lacky. Nel 2016 diventa membro della Compagnia Virgilio Sieni in progetti come La Mer e Il Cantico dei Cantici. Nel 2017 lavora al film di Mario Martone Capri Revolution con la direzione coreutica di Raffaella Giordano. Attualmente Luna ha intrapreso una sua personale ricerca artistica che conduce simultaneamente agli impegni come interprete per altri coreografi come Virgilio Sieni, Jean Abreau, Leonardo Diana e Elio Gervasi. Insegnante certificata di danza contemporanea presso la SEAD, conduce laboratori di formazione, ricerca sul movimento e classi di improvvisazione.
VENERDÌ 26
FEBBRAIO 2021
ORE 21.15
STREAMING da
FABRIANO
TEATRO GENTILE
ELISABETTA POZZI
CASSANDRA
O DELL’INGANNO
drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
musiche e disegno luci Daniele D’Angelo
spazio scenico Guido Buganza
movimenti Alessio Romano
produzione Centro Teatrale Bresciano
Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana, da molti anni lavora intorno ai grandi temi ed archetipi del mito: Elektra di Hoffmansthal, Medea, Ippolito e Ecuba di Euripide, Elena e Fedra di Ghiannis Ritsos, sono soltanto alcuni dei testi che ha affrontato nel corso della sua carriera.
Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c’è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra è l’ultima tappa.
Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi ed autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.
In un montaggio serrato ed avvincente emerge un ritratto originale di una delle figure femminili di più profonda tragicità, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza.
Dispiegando il suo immenso e magnetico talento, Elisabetta Pozzi porta in scena una figura di strabiliante modernità, in cui convivono forza e fragilità, dando corpo e voce a un personaggio indimenticabile.
In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – “è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero”.
Il compositore Daniele D’angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche ed attualissime di Cassandra.
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