Approda a Ferrara domenica 19 ottobre nell’ambito di Sculture d’aria – un progetto dedicato al dialogo fra le arti promosso dall’Università degli Studi di Padova in collaborazione con diverse istituzioni e realtà nazionali e internazionali – il film di danza A boy inside the boydi Saburo Teshigawara, coreografo di punta della scena internazionale contemporanea, girato nell’estate 2010 a Civitanova Marche e nelle Marche in occasione del Festival internazionale Civitanova Danza su iniziativa dell’AMAT, dei Teatri di Civitanova e del Comune di Civitanova Marche con Karas, Svim e Tokyo University of the Arts.

Il progetto cinematografico filmato tra il Giappone e l’Italia ha come come protagonisti la danza e le bellezze della regione Marche e mostra in tutto il mondo il fascino della nostra terra, grazie anche all’opera del direttore della fotografia, un maestro di fama internazionale, Bengt Wanselius, a lungo collaboratore di Ingmar Bergman. Un viaggio d’immaginazione tra sogno e realtà è il “plot” del film che ha protagonista un ragazzino giapponese di Tokyo che si ritrova improvvisamente in un paese d’Italia. La quotidianità della sua vita si trasforma in un mondo surreale grazie alla particolare sensibilità che solo la fanciullezza può dare.

Le bellezze del Palazzo Ducale di Urbino e del Castello di Lanciano di Castelraimondo vengono ulteriormente valorizzate dalle perfette inquadrature che Wanselius aziona. I vicoli di Civitanova Alta, i tramonti sul mare fanno da sfondo ai gesti e ai raffinati movimenti, mentre il paesaggio rurale così ricco di vigneti si fondono con i corpi dei tre danzatori: Rihoko Sato, storica danzatrice di Karas, Riichi Kami, nuova promessa della compagnia e il piccolo Takeya, figlio dello stesso Saburo Teshigawara.

Il rapporto tra Saburo Teshigawara e Civitanova Danza ha avuto origine da importanti collaborazioni tra l’artista giapponese e la città della danza, che hanno portato nel 2005 all’ospitalità in prima ed esclusiva europea di Green, straordinario spettacolo con un serraglio di animali in scena e nel 2006 alla residenza creativa per il debutto di Black water, lavoro che è stato poi invitato nei teatri più importanti del mondo. Teshigawara ha scelto di dare vita a questo film a partire dalle emozioni che proprio nel periodo di lavoro nella magica atmosfera della regione Marche avevano toccato la sua sensibilità. Un film sulla danza capace di rappresentare il rapporto tra una terra come quella marchigiana e la cultura orientale, tra Tokyo e le Marche.

Sculture d’aria nasce grazie alla collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara, dove la sera del 18 ottobre Saburo Teshigawara e Rihoko Sato presentano una nuova creazione, Landscape, e si avvale del sostegno di TPR-Teatro Popolare di Ricerca e del Teatro Stabile del Veneto.

 

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