Dopo il passaggio alla Maglione Srl a dicembre 2020 penalizzati i lavoratori chiedono il rispetto del contratto integrativo sottoscritto con Gustofast, il mancato anticipo degli ammortizzatori sociali e la volontà della ditta di limitare i giorni di ferie
PESARO – 2 luglio 2021 – I sindacati di categoria Filcams-Cgil- Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil provinciali (che tutelano i lavoratori dei servizi del commercio e del terziario) in nome e per conto delle Rsa e di tutte le lavoratrici e i lavoratori della stazione di servizio di Metauro Ovest, nei pressi di Marotta, hanno proclamato per questa mattina, venerdì 2 luglio, cinque ore di sciopero di tutti i lavoratori della Maglione Srl Metauro ovest, dalle ore 10 alle ore 15 con un presidio all’esterno dei locali.
La decisione di proclamare lo sciopero è stata presa dopo l’apertura dello stato di agitazione il 18 giugno scorso.
Da quel giorno, scrivono i sindacati, la posizione della azienda non è cambiata. I sindacati contestano la decisione unilaterale dell’azienda (a seguito del passaggio da Gustofast a Maglione srl avvenuto lo scorso dicembre 2020) di non riconoscere il contratto integrativo della Gustofast con conseguente arretramento delle condizioni economiche e normative delle maestranze. Viene poi rivendicato il mancato anticipo degli ammortizzatori sociali e respinta la comunicazione da parte della Maglione srl di limitare il periodo di ferie delle maestranze, al fine di comprimere al minimo i costi di produzione per aumentare il proprio profitto, non concedendo il meritato riposo dei lavoratori che sono stati in prima linea durante tutti questi mesi di emergenza sanitaria.
“Riteniamo l’approccio di questa azienda non solo inadeguato nei confronti delle relazioni sindacali e delle Rsa – si legge nella lettera consegnata stamani alla ditta, sottoscritta dai sindacati e Rsa -ma soprattutto non rispettoso delle maestranze di una unità produttiva, quella di Metauro Ovest, che ha contribuito con enormi sforzi e sacrifici a prestare il servizio anche nel periodo di pandemia”.
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