I numeri raccolti nelle quattro intense giornate sono straordinari. Circa 5000 presenze giornaliere per un totale di 20.000 persone. Gli organizzatori (Ars Urbino Ducale rappresentato da Francesca Crespini) l’amministrazione comunale, tramite il Sindaco Maurizio Gambini, ma anche i commercianti, gli operatori turistici, i cittadini che sono stati sempre partecipi, sono concordi nel considerare la manifestazione punto di forza attrattivo del turismo, l’appuntamento culturale che rivitalizza e vivacizza la città. Gli ospiti sono stati circa 700 fra artisti, commercianti e figuranti. 30 le ditte locali hanno sostenuto la Festa. 12 le Associazioni urbinate coinvolte. Dieci i ristoratori coinvolti e tre hotel partner. 50 gli spettacoli e le animazioni. 20 i volontari dell’Ars e 50 gli sportivi per l’Aita. Coinvolti i dipendenti comunali e professionisti esperti in comunicazione e organizzazione.

Dopo l’inaugurazione, raccontata dal giornalista Paolo Notari sul pulpito, con il grande corteo storico che in maniera significativa ha coinvolto quasi 350 figuranti in un suggestivo corteo, con artisti, musicisti commedianti che hanno riempito Piazza del Duca e le vie della città per la gioia del pubblico, parte del programma è passato sotto il segno di “Federicus theatrum” con la qualificata direzione artistica di Massimo Puliani, un programma incentrato sulle interpretazioni teatrali e multimediali del tema dedicato quest’anno al Duca Federico di Montefeltro nel suo seicentesimo compleanno. Proprio per questa straordinaria celebrazione la Festa del Duca aveva già nel mese di giugno messo a segno un grande successo qualitativo con due magistrali concerti a giugno tenuti da Uto Ughi e Bruno Canino.

Nelle giornate di questa edizione, il cortile d’onore di Palazzo Ducale e Piazza Duca Federico si sono sempre riempite di gente con l’interpretazione in esclusiva per Urbino da parte di grandi attori chiamati quest’anno: Michele Placido, Alessandro Haber per la lettura del testo di Gino Girolomoni, Max Paiella per la ricostruzione in piazza con il pubblico e la ex miss Italia nel mondo Liliana Mele nelle vesti di una delle protagoniste della celeberrima “Pala di Brera o Montefeltro” con i costumi che alla fine da filologici diventano moderni firmati dallo stilista urbinate e costumista dell’Ars Flavio di Paoli. E poi le performance di Matthias Martelli, applauditissimo nella sua originale biografia del Duca a cui ha fatto seguito in piazza uno stravagante spettacolo di musica e multimedialità con il cantautore urbinate Duccio Marchi e l’artista Massimo Ottoni con i suoi disegni di sabbia. E poi i concerti dei giovani musicisti del conservatorio di Pesaro, Fakizat Mubarak, Michele Rampino, Giorgia Lorenzetti e quelli in forma dialogica dei maestri Michele Bartolucci e Simone Sorini. Gli incontri con il poeta Umberto Piersanti e i giornalisti in video TV, Vittorio Emiliani e Piero Badaloni. E con gli illustratori e registi da Andrea Laquidara a Giuseppe Dromedari.

Premio Sport e Pace attribuito all’olimpionico Andrea Minguzzi, testimonial di una emozionante Aita, che dopo due anni di assenza, ha emozionato il numeroso pubblico che ha visto vincere la squadra Azzuura della corte (opposta al popolo, di colore giallo) con un punteggio di 6 a 4. Cultura e spettacolo a corte, commedianti, tamburi, arcieri e figuranti in giro per la città. E gran finale del Giuoco dell’Aita e dei magnifici fuochi rinascimentali seguiti da oltre 3000 persone fra quelle in tribuna e sui muri dall’alto di Urbino, che hanno decretato il successo di questa edizione in crescendo che ha avuto il riconoscimento del Ministero della Cultura e della Regione Marche.

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