Da questa stagione il mediano di apertura 2023/24 tornerà a vestire la maglia giallorossa con cui ha scoperto la palla ovale prima delle sue esperienze nel grande rugby. Un innesto di altissimo livello per far crescere ancora di più i trequarti e la squadra pesarese
Un gradito ritorno in casa Fiorini Pesaro Rugby. Il mediano d’apertura Maicol Azzolini, cresciuto nelle giovanili del Pesaro Rugby, torna a vestire i colori giallorossi. Classe 1995, 88 kg per 182 cm, dopo aver salutato Pesaro nel 2012 per frequentare l’accademia FIR, prima a Roma e poi a Tirrenia e Parma, ha militato nel Pro14 con le Zebre Parma e nella massima serie italiana con la maglia delle Fiamme Oro, collezionando numerose presenze in Nazionale Emergenti e guidando la Nazionale under 20 nel 2014 al Mondiale di categoria in Nuova Zelanda.
«Pesaro è la mia città d’origine, dopo tanti anni fuori casa e con diverse esperienze rugbistiche, sentivo che era il momento di tornare a dare il mio contributo. – Racconta Maicol Azzolini – Sono molto felice, ma sento il senso di responsabilità. La felicità è al primo posto, ma ci sono anche l’onere e l’onore di portare a casa quello che ho imparato in tanti anni fuori. Torno per portare dei risultati».
Cosa porti a Pesaro della tua esperienza? «Un po’ della professionalità che caratterizzava gli ambienti che ho vissuto, la voglia di giocare, divertirsi e esprimersi al massimo. Trasmettere ai tifosi sugli spalti il divertimento in campo. Con gli allenatori abbiamo pensato a dei cambiamenti da portare al nostro modo di giocare».
Da lunedì Azzolina ha iniziato la preparazione al Teknowool Rugby Park assieme alla squadra. Com’è cambiato in questi anni l’ambiente rugbistico pesarese? «La società è cresciuta molto. Ci sono stati cambiamenti importanti, anche a livello di staff, è più strutturato ed è stato implementato di figure nuove e importanti. Anche l’impianto è cresciuto notevolmente».
Che effetto fa ritrovare i tuoi vecchi compagni? «È stata una bella spinta. Da tempo speravano in un mio ritorno. So che hanno tante aspettative su di me. Sarà bello tornare a divere lo spogliatoio con i vecchi amici, anche se farò ancora il pendolare da Roma. È un piacere immenso».
Che campionato ti aspetti? «Non so come sarà questa categoria. Ho visto tanta differenza tra il Pro14 e l’Eccellenza, non so se questo lo ritroverò anche in Serie A. Quest’anno con il cambio di girone affronteremo squadre nuove, note per la qualità dei trequarti, che è anche il nostro punto forte. L’obiettivo è quello di giocarcela alla pari con tutte».
Il tuo punto di forza? «Disciplina, personalità e senso di tranquillità in campo. Avendo vissuti tanti momenti critici in partita riesco a gestirmi in maniera razionale in campo, e credo che questo possa aiutare la squadra».
Come vedi la formazione pesarese? «I ragazzi nuovi mi sembrano tutti di qualità. Il gruppo è solido, la maggior parte dei ragazzi sono pesaresi o giocano qui da anni. È un gruppo molto affiatato, è questa la forza del rugby pesarese, c’è molta condivisione anche fuori dal campo».
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