E’ stata la scuola di Scienze e tecnologie dell’informazione dell’Università di Urbino, attraverso il coordinatore prof. Alessandro Bogliolo, a guidare la partecipazione dell’Italia alla settimana europea della programmazione che si è svolta dal’11 al 17 ottobre. <Sono molto orgoglioso<
dichiara Bogliolo <di pubblicare i risultati che mostrano che l’Italia è stata più attiva di qualsiasi altro paese europeo, organizzando in una sola settimana più di 1.300 eventi che hanno interessato tutte le Regioni e hanno permesso a quasi 30.000 bambini e ragazzi di provare a programmare per la prima volta>. Neelie Kroes, già vice-presidente della Commissione Europea per l’Agenda Digitale e promotrice di Europe CodeWeek, ha espresso gratitudine e compiacimento per l’impatto che l’iniziativa ha avuto in Italia.
Il risultato è il frutto di una straordinaria collaborazione tra associazioni, organizzazioni, enti, scuole, università, aziende e istituzioni, che hanno lavorato in piena autonomia per raggiungere l’obiettivo comune di diffondere il pensiero computazionale.
Il successo del CodeWeek non si misura solo nei numeri raggiunti nel corso della settimana, ma soprattutto nella dimensione e nel potenziale della rete di collaborazioni che si è spontaneamente costituita e che continuerà a crescere e ad operare per fare di ogni settimana una settimana della programmazione (#CodeIT).
Tre strumenti sono già operativi: Programma il futuro, l’edizione italiana di Code.org che il Consorzio CINI e il MIUR mettono a disposizione delle scuole; CodeWeek.it, il sito ufficiale della settimana della programmazione, che continuerà a svolgere il ruolo di aggregatore e moltiplicatore di iniziative e opportunità; e FlagShip game, il gioco nato da un esperimento di programmazione di massa iniziato a Urbino e condotto in diretta streaming, che è diventato il portabandiera della programmazione in Europa.
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