Investimento di 52 milioni più Iva. Le novità: ‘bretellina’ per Case Bruciate e rotatoria a Borgo Santa Maria. E a maggio si svela il casello.
PESARO – Matteo Ricci mette sul tavolo i progetti definitivi delle attese opere compensative, collegate al nuovo casello di Santa Veneranda: «Diventano pubblici da oggi. Sono investimenti straordinari che migliorano sensibilmente la viabilità della città e del territorio. Con ricaduta positiva sull’economia locale». Pacchetto da 52 milioni più Iva: «Ma con il casello, di cui presenteremo il progetto definitivo entro maggio, arriviamo a 90 milioni (compresi budget stanziato da Autostrade per espropri, Iva e progettazione)». La sintesi è che «la cifra globale – commenta Andrea Biancani, affiancato dal dirigente Nardo Goffi – corrisponde a 45 anni di investimenti del Comune. Perché allo stato attuale, con il patto e la situazione degli enti locali, di nostro, al massimo possiamo investire solo due milioni all’anno. Notevole dunque la rilevanza dell’operazione».
Pacchetto. Autostrade accoglie le richieste aggiuntive e le «osservazioni migliorative» presentate dal Comune. «C’è stata grande collaborazione e disponibilità. Un dialogo proficuo: come con la Regione, su questo tema». Il sindaco sul cronoprogramma: «L’obiettivo è l’apertura dei cantieri nei primi mesi del 2016, per completare casello e opere entro il 2017. Passare dalla convenzione ai progetti definitivi? Era lo step più difficile. Ora seguiremo l’iter autorizzativo (che interesserà la Regione per le opere compensative e il ministero dell’Ambiente per il casello, prima della riunificazione sotto il ministero delle Infrastrutture, ndr), poi toccherà alle gare. Il cantiere? Sarà unico. Penseremo alla gestione della viabilità e, in contemporanea con i lavori, studieremo miglioramenti nelle aree più interessate dalla nuova situazione. Come su via Belgioso e via Bonini». Le novità che si aggiungono, rispetto al previsto, sono due: «La bretella di collegamento verso Case Bruciate, dalla rotatoria dell’autostrada, che permetterà di evitare l’incrocio a ‘T’: un intervento che il quartiere aspettava da anni». In più, annuncia Biancani, «la nuova rotatoria prima di Borgo Santa Maria, in Strada Montefeltro: regolamenterà il traffico in modo sicuro: era attesa dai residenti. Sarà il raccordo con ‘Strada di sotto le Selve’ e la zona industriale di Tavullia».
Arterie. Rimane il resto, di cui si svelano le ‘tavole’. Circonvallazione di Muraglia: «Passerà dietro la zona Baratoff, bypassando i campi da tennis, per arrivare all’altezza degli orti. Da lì, con la nuova opera, si eviterà l’attraversamento del quartiere di Muraglia, per raggiungere l’ospedale. Transitano attualmente 12mila macchine al giorno, per gran parte in direzione Fano: la nuova strada diventerà strategica». Bretella di Santa Veneranda: «Il progetto alleggerisce il traffico pesante: dal lavatoio partirà un’ arteria che eluderà il passaggio nel centro abitato verso il nuovo casello. Ripenseremo la viabilità del quartiere». Potenziamento dell’Interquartieri: «Tra la rotonda di via Solferino e la fine della strada ci sarà il raddoppio da due a quattro corsie. In fondo, dove ora c’è l’intersezione, nascerà una rotatoria: sarà il punto di partenza della circonvallazione di Muraglia». Potenziamento dell’Urbinate: «Da due a quattro corsie tra la rotatoria dell’autostrada alla rotonda prima della Pica». Sulla bretella di adduzione ovest, tra Montelabbatese e Urbinate: «Sarà una nuova arteria, la ‘bretella Gamba-Pica’, con relativo ponte sul Foglia. Consentirà a chi proviene dalle aree interne, con direzione casello attuale, di proseguire sulla Montelabbatese, evitando l’attraversamento di Borgo Santa MariÏa. Autostrade conferma le ciclabili in tutte le strade urbane, eccetto la bretella di adduzione ovest: «Previsti marciapiedi larghi due metri e mezzo, per la predisposizione degli spazi ciclopedonali. Era una nostra volontà precisa, per ampliare la rete della Bicipolitana. Accolta anche questa: l’obiettivo è arrivare al 2018 con cento chilometri: con queste ciclabili (più di undici chiolometri, ndr) e quelle che faremo di nostro».
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