La richiesta di incorporazione di un comune a un comune contiguo deve essere avanzata alla Regione dopo un referendum consultivo propedeutico indetto nei comuni interessati. E’ quanto prevede la proposta di legge discussa e approvata oggi a maggioranza dalla I commissione affari istituzionali, presieduta da Francesco Giacinti (Pd). La pdl, di cui firmatario e relatore è lo stesso presidente – relatore di minoranza è il vicepresidente Mirco Carloni (Area popolare-Marche2020) – provvede ad adeguare la legge 10 del 1995 sull’ordinamento territoriale dei comuni, alle disposizioni contenute nella legge Del Rio (L.56/2014), in particolare a quelle relative al procedimento di fusione per incorporazione. La proposta ha ottenuto il voto favorevole dei consiglieri del Pd Biancani, Giacinti, Minardi e Urbinati, mentre hanno votato contro i consiglieri di opposizione Carloni, Marcozzi (FI) e Maggi (M5s). “Sono soddisfatto – ha commentato il presidente Giacinti – del lavoro completato, peraltro in un contesto normativo e di fatto difficile. E’ un lavoro che guarda al futuro delle comunità, senza strumentalizzazioni di bandiera”. Con la nuova legge l’iter di fusione per incorporazione dovrà essere promosso mediante richiesta avanzata da ciascun consiglio comunale alla Regione, previo espletamento del referendum consultivo comunale. “Per quanto concerne le procedure già avviate – precisa Giacinti – si fa riferimento alla legge 10 del 1995″. Negativo il parere sull’atto espresso dal vicepresidente Carloni, secondo il quale “la norma approvata oggi è in violazione dei più elementari principi del diritto e del buon senso”. Nel corso della seduta la Commissione ha dato il via libera a maggioranza anche alle proposte di legge “Incorporazione per fusione del comune di Mombaroccio nel comune di Pesaro” e “Incorporazione per fusione del comune di Tavoleto nel comune di Urbino”, con le relative delibere sull’indizione del referendum consultivo.
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