Il pilota della Yamaha Valentino Rossi ha parlato a Sky nel post gara del GP di Valencia.
Lorenzo secondo me ha meno colpe di Marquez, anche perché penso che quello che ha fatto Marquez, Lorenzo non lo ha mai fatto in pista. Però con il suo comportamento e quello che ha detto dopo la gara della Malesia, per me personalmente si merita di essere trattato quasi alla stregua di Marquez. Poteva stare benissimo zitto e faceva molta più bella figura. Magari erano d’accordo, non lo so. Lo avevo già detto giovedì, alcuni dicevano che non lo avrebbero fatto, io ero convinto che ormai sarebbero andati fino in fondo. È stato brutto.
Già dall’ultima reazione di Marquez, da venerdì e da sabato, dove diceva che avrebbe fatto di tutto per battere Lorenzo, lì ho avuto la conferma che avrebbero fatto il “biscottone”. È un po’ quello che fanno le squadre di calcio quando alla fine della stagione non devono andare in Serie B.
E’ abbastanza triste, una grande occasione sfumata. Secondo me non me lo meritavo, ma ormai…
Sinceramente ho ancora l’adrenalina della gara, quindi diciamo che sto abbastanza bene. Magari con il passare delle ore mi dispiacerà di più, però avevo già capito che andava a finire così. Ero sicuro che avrebbero fatto questo. Quando ho capito che sarei dovuto partire ultimo, non potendo giocarmi le mie possibilità con Lorenzo, mi è stato subito chiaro che Marquez gli avrebbe guardato le spalle e così è successo. Me lo aspettavo.
Il mio grandissimo rimpianto è stato Phillip Island: ero più veloce di Lorenzo, dopo 4,5 giri lo avevo già preso, da 18 punti il vantaggio sarebbe cresciuto e probabilmente sarebbe stato chiuso lì. È stato quello il bivio del finale di stagione.
Queste invece le parole di Marquez, secondo dietro Lorenzo:
Avevi qualcosa in più per provare ad attaccare Lorenzo?
Quello su Pedrosa è stato l’unico sorpasso che ho fatto alla fine ma perché lui è andato largo. La verità è che non riuscivo a stare vicino a Lorenzo in staccata, Lorenzo perdeva sempre molto in accelerazione. Nei primi quindici giri di gara andava al limite, Lorenzo era un secondo davanti a me e non potevo prenderlo. Quando mancavano dieci giri l’ho preso e pensavo di potermela giocare con lui alla fine. Quando è arrivato Pedrosa e mi ha sorpassato, è andato lungo. L’ultimo giro ho spinto al 100% un’altra volta per provare ad arrivare attaccato a Lorenzo all’ultima staccata ma era troppo lontano e non ce l’ho fatta. Ovviamente non sono contento di non aver concluso la stagione con una vittoria, che era un po’ l’obiettivo.
C’è stato un momento in cui hai pensato di poter provare a superare Lorenzo?
Sì, quando mancavano dieci giri alla fine, ho visto che potevo sorpassarlo. Stava soffrendo con la gomma davanti e ho pensato di aspettare la fine quando mancavano due o tre giri, come avevo fatto a Indianapolis. Quando mi ha sorpassato Dani, abbiamo perso tempo.
Cosa pensi del Mondiale di Lorenzo?
Penso che lui e Valentino abbiano fatto un Mondiale molto buono, Lorenzo era molto veloce, Valentino molto costante. Lorenzo se lo meritava, anche Valentino se lo sarebbe meritato. E’ stato un campionato dove non ho lottato là davanti e dobbiamo trovare una migliore strategia per il prossimo anno.
Se tornassi indietro, rifaresti quei sei giri contro Valentino in Malesia?
Alla fine io faccio sempre il 100%. In Malesia è successo quello che è successo perché di là potevo andare abbastanza più forte. Alla fine per un pilota sentirsi dire che aiuta un altro o che non è un compagno di squadra, o che lavora per un altro, questo per un pilota come me è un fatto di rispetto. Alla fine proviamo a fare il nostro 100% e cerchiamo di lavorare per lottare per il campionato. La gente vede le cose solo da un punto di vista, se lo vedi da un altro anche Valentino sorpassava. Eravamo veloci. Dopo la caduta in Malesia, il tempo in cui io e Valentino giravamo era lo stesso. Quella gara è andata come è andata e io faccio sempre il 100% e la miglior gara che si può.
Ma perché Lorenzo non l’hai mai attaccato?
Bisogna guardare la gara ad esempio di Le Mans, la quinta gara, dove abbiamo fatto fatica ma abbiamo provato a sorpassare il pilota davanti. A Indianapolis ho fatto la gara dietro Lorenzo e l’ho attaccato alla fine. Anche qui volevo fare lo stesso, ma Pedrosa mi ha sorpassato e di là si è fatto casino.
E infine, quelle del neocampione del mondo:
Sulla gara
La parte più difficile dalla gara è stato vedere Pedrosa avvicinarsi moltissimo. Pensavo che avrei corso il rischio di finire terzo e perdere il Mondiale, però alla fine, loro sicuramente capendo che mi giocavo moltissimo, magari in un altro tipo di gara loro potevano rischiare di più e sorpassarmi. Invece sono stati molto bravi perché il titolo rimanesse in Spagna (…) Provo sempre a essere sincero, la verità è che ho fatto una gara in cui ho dato il massimo sempre, però sinceramente oggi le Honda, era molto difficile mantenere sempre la concentrazione e stare davanti a loro. Loro sono spagnoli come me e sapevano quello che mi giocavo, questo mi ha beneficiato perché magari senza quel piccolo aiuto, magari Valentino che ha fatto una grande gara rimontando dall’ultimo al quarto posto, poteva vincere il Campionato. Allora questo titolo è mio, è nostro, ma anche della Spagna.
Vuoi dire che gli spagnoli sono stati rispettosi nei tuoi confronti nel non darti fastidio?
Non lo so, non ho visto la gara da fuori, però penso sia stato così. Ed è stato molto difficile perché la mia gomma dietro era distrutta nel lato destro ed era molto difficile mantenermi sopra la moto negli ultimi giri.
Il piccolo aiuto di cui parli te l’ha dato Marquez, non Pedrosa. Hai avuto paura quando si è avvicinato alla fine?
Ho avuto paura perché non vedevo quanti giri mancavano alla fine e finalmente ho passato l’ultima curva e ho visto la bandiera a scacchi.
Ti aspettavi un attacco di Marquez negli ultimi giri?
Sinceramente ho tirato tutta la gara, dalla prima curva all’ultima. Non vedevo molto nella lavagna e nemmeno i giri che mancavano. Ho spinto al massimo, ho visto qualche volta la distanza che avevo da Marquez e da Pedrosa, però poco, molto poco.
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