CONFERENZA DEI SINDACI DI AREA VASTA, GAMBINI: IL PD CERCA DI BLOCCARE I LAVORI DELL’ASSEMBLEA»
Urbino, 18 dicembre 2015 – «L’elezione del presidente della Conferenza dei indaci di Area Vasta è avvenuta alla quarta convocazione dell’assemblea. L’assenza ei sindaci legati all’area del Pd e il tentativo di creare un caso sul nome del residente è la mossa messa in atto da quella parte politica volta per togliere autorevolezza a questo organo istituzionale che, invece, a mio parere è assolutamente mportante, perché rappresenta la voce di tutti i sindaci del territorio provinciale e deve essere ascoltato quando si tratta di decidere sulla salute dei cittadini».
«Il presidente della conferenza, infatti, ha il compito di convocare e di oordinare le riunioni, ma non ha un peso specifico particolare. Il ticket proposto dal Pd che mi vedeva nel ruolo di vice-presidente era soltanto un modo per annullare la voce di Urbino e di quella parte dei sindaci che non si rispecchiano nelle logiche del partito, esattamente com’è avvenuto nel caso della Provincia. Non accetto di sottostare a questi giochi e non accetto di tornare ai tempi della passata legislatura, quando la conferenza dei sindaci è stata convocata al massimo due volte in cinque anni. E’ passato un anno e mezzo dall’insediamento della maggior parte dei sindaci della provincia e sono riuscito a convocare la prima riunione soltanto nel settembre scorso, perché il Pd ha cercato di rinviare le sedute». «E’ tempo di finirla con queste manovre politiche, se i sindaci legati all’area Pd vogliono far applicare il piano regionale di riordino delle reti cliniche così come ci è stato presentato, allora dovranno uscire fuori e prendersene la responsabilità. Nell’ultima seduta io, insieme a tutti gli altri sindaci ancora presenti in aula al momento della votazione, abbiamo bocciato all’unanimità questo piano che prevede lo smantellamento delle strutture ospedaliere delle aree interne e, di conseguenza l’impoverimento dell’assistenza sanitaria nei piccoli Comuni, che già vivono una situazione di isolamento di servizi e trasporti».
«Ho convocato l’assemblea mercoledì scorso perché questo è stato il mandato che i sindaci mi avevano conferito nella seduta precedente, ho rispettato i miei impegni e, come da mandato, ho parlato con il presidente della Regione e assessore regionale alla Sanità, Luca Ceriscioli, e l’ho invitato, insieme al direttore generale Asur Marche, Alessandro Marini, e il direttore di Area Vasta, Carmine Di Bernardo, all’assemblea per discutere del piano di riordino, lo stesso piano che 27 sindaci, compresi Pesaro e Fano e molti esponenti del Pd, avevano bocciato nella seduta precedente». «Nessuno di loro si è presentato, il presidente Ceriscioli mi ha dato disponibilità per la fine di gennaio, quando, secondo la disposizione della giunta regionale, il piano sarà già applicato, adducendo la motivazione di voler parlare preventivamente con i sindaci o gruppi di sindaci in via riservata. Questa è la vecchia politica, che io e gli altri amministratori presenti all’ultima assemblea non vogliamo più seguire, accetto le scelte di tutti, ma ognuno deve uscire in modo chiaro e prendersi le sue responsabilità. Rimaniamo aperti al dialogo e anche a modificare gli assetti, ma questo deve avvenire nella direzione di far funzionare la Conferenza dei sindaci».
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