Il destino del nostro ospedale era già segnato dalla creazione dell’Azienda Marche Nord,la cui unica finalità era ridurre i costi della sanità della nostra provincia;il piano socio sanitario è sempre stato chiaro, ha sempre parlato di un unica struttura e di un livello minimo d’assistenza.
Quindi non ci meravigliamo se siamo arrivati a questo punto, se i cittadini non ricevono un’assistenza adeguata recandosi in ospedale per mancanza di servizi, lunghe file d’attesa che non fanno altro che incrementare la mobilità verso i nosocomi della vicina Emilia Romagna;non è altro che la cronaca di una morte annunciata, un’amara verità che da anni viene abilmente mistificata perchè l’analisi oggettiva della realtà avrebbe disturbato gli interessi politici a tutti i livelli, regionale, provinciale, comunale; e chi nel corso di questi dieci anni abbondanti ha provato a metter in guardia sia i politici, sia i cittadini difendendo il diritto alla salute di noi tutti con manifestazioni, raccolte di firme, occupazione dello stesso ospedale denunciando lo scempio che si stava compiendo è sempre stato accusato.
La preoccupazione principale è sempre stata l’individuazione del sito tra Fano e Pesaro per il nuovo ospedale, e non ci stancheremo mai di ripeterlo specchietto per le allodole, mentre non s’è voluto vedere il graduale impoverimento del nostro nosocomio: cronaca di una morte annunciata!
La politica non è stata in grado di creare un percorso proiettato al futuro, s’e limitata semplicemente, e gravemente sottoliniamo noi lista Fano Città Ideale, a resettare l’esistente per creare esclusivamente disservizi ai cittadini, ai pazienti che non ci stancheremo mai di dire son diventati clienti: cronaca di una morte annunciata!
Basta far un giro nelle due strutture che ancora chiamano Ospedale S.Croce ed Ospedale San Salvatore per notare una mancanza di capacità organizzativa, un appianamento delle professionalità che non vengono valorizzate e preferiscono rivolgersi al privato, si denota una mancanza di una politica aziendale che non è in grado di tenere ed evidenziare le eccellenze: cronaca di una morte annunciata!
La chiusura di Unità Operative a Fano, in primis chirurgia ed ortopedia, trasferite a Pesaro ha fatto in modo che si creassero disagi e confusione sia per i pazienti sia per i professionisti proprio per un minor efficienza e mancanza di logistica!
Posti letto ulteriormente tagliati, trasformazione di case della salute in ospedali di comunità,chiusura dei punti di primo intervento dopo le 20 ed in ultimo la proposta di chiusura di un eccellente punto nascita…cronaca di una morte annunciata!
L’unico grande obbiettivo è il depotenziamento di tutta la sanità provinciale,nessun territorio escluso. Dall’entroterra in cui per ammalarsi bisogna chiedere il permesso alle alte sfere della politica visto che è stata depredata di ogni servizio sanitario minimale alla costa che a stento riesce a sopravvivere ed a far fronte alle esigenze dei pazienti.
Purtroppo la tutela del diritto alla salute sancito dalla Costituzione non rientra nei progetti e negli interessi di questa classe politica!
Forse in questa cronaca di una morte annunciata finalmente sembrerebbe che il Sindaco Seri cominci a focalizzare uno dei problemi: forse potrebbe aver abbandonato,almeno momentaneamente, e lo auspichiamo, di non concentrare le forze sulla decisione del sito del nuovo Ospedale Unico , ma di farsi promotore con gli altri sindaci del territorio provinciale di una battaglia per fermare, per abolire Marche Nord.
Ormai siamo alla frutta, abbiamo oltrepassato ogni limite di scadenza, abbiamo perso tempo prezioso, ma auspichiamo che in qualche modo si possa fermare questa cronaca di una morte annunciata della quale anche i cittadini ormai ne sono ben consapevoli!
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