A Sant’Angelo in Vado inaugurata la più antica mostra delle Marche. Tante autorità e pubblico, tutti d’accordo con l’idea lanciata dal sindaco: “La Nuova Strada del Tartufo si sta concretizzando, non è solo uno slogan”
Sant’Angelo in Vado, 9 ottobre 2016 – La musica della Banda comunale Santa Cecilia e un taglio del nastro triplo hanno salutato oggi l’inaugurazione della 53° Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado, la seconda mostra del settore più antica d’Italia e la più antica della Regione Marche.
Tre le cerimonie istituzionali che hanno visto come testimonial un rappresentante della Regione Marche, a cominciare dal presidente Luca Ceriscioli che assieme al sindaco di Sant’Angelo in Vado, Giannalberto Luzi e al Prefetto Luigi Pizzi, ha aperto la mostra dal palco centrale di Piazza Umberto I, un palco gremito di istituzioni civili, politiche (circa 20 sindaci da tutta la Provincia) e militari, così come gremita era Piazza Umberto I, vestita a festa per l’occasione.
Tanti i temi affrontati, a cominciare da quell’idea lanciata qualche tempo fa dal sindaco Luzi e ripresa da tanti sui “colleghi”, ovvero dare al nuovo progetto della Fano-Grosseto il nome di “Strada del Tartufo”. “Creare rete tra i vari comuni è fondamentale per crescere – ha sottolineato il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli -. Il territorio si valorizza non per confini, ma per tematiche ed è bello vedere tutti insieme sul palco i sindaci di Sant’Angelo in Vado, Pergola, Acqualagna ed Apecchio, sindaci che hanno capito l’importanza di creare politiche comuni, che vadano oltre i confini geografici del territorio che essi rappresentano. In questo modo – ha concluso Ceriscioli – migliora l’offerta turistica e l’attrattiva dell’intera Regione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda del governatore, il sindaco vadese Giannalberto Luzi: “La Mostra che oggi andiamo a inaugurare – ha detto il primo cittadino subito dopo il taglio del nastro – non è di Sant’Angelo in Vado, ma, come dice il nome, delle Marche. Una Mostra rinnovata sotto tanti aspetti, ma sempre e comunque nel rispetto della tradizione che prevede il Re Tartufo al centro di tutta la manifestazione. Una Mostra che deve essere il trampolino di lancio per collegare il nostro territorio alla Val Tiberina, concretizzando così l’idea di rinominar la Fano-Grosseto in ‘La Strada del Tartufo’, un’idea che sta trovando accoglimento da parte anche di altri sindaci, dimostrando così di essere un contenuto e non solo uno slogan”.
E tra i sindaci che appoggiano l’idea di Luzi c’è Fabio Fratini, primo cittadino di San Giustino, comune in provincia di Perugia che dista da Vado appena 30 chilometri: “Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel – ha detto Fratini – il completamento di un’opera pubblica così importante come la Fano-Grosseto è per il nostro territorio fondamentale, la proposta lanciata da Luzi mi trova pienamente d’accordo e la mia presenza qui oggi, oltre ad essere un attestato di stima per la città, è un segnale di forte vicinanza ai vadesi e a chi li rappresenta”
E un segnale di vicinanza a Sant’Angelo in Vado e al suo prodotto di punta arriva anche dal Parlamento, rappresentato dalla senatrice Camilla Fabbri, da sempre in prima linea in difesa e per la valorizzazione del Tartufo: “Fin dal primo giorno del mio insediamento – ha detto la Fabbri – ho lavorato ad un disegno di legge che metta il tartufo sullo stesso piano degli altri prodotti agricoli. Oggi sono orgogliosa di comunicare che il governo, lo scorso maggio, ha portato l’aliquota iva per questo prodotto dal 22 al 10%, l’obiettivo – conclude Fabbri – è farla scendere al 4% entro fine anno”.
Tutti in campo per il Tuber Magnatum Pico dunque, un’eccellenza dell’alta Valle del Metauro e motore trainante dal punto di vista turistico, come sottolineato dal direttore di Confcommercio, Amerigo Varotti: “Una mostra multilaterale come questa – ha detto Varotti – porta turismo e se c’è turismo un territorio cresce e si migliora. Sant’Angelo in Vado, specialmente in questo periodo, offre decine di opportunità ai suoi visitatori, non solo da punto di vista dell’enogastronomia, ma anche sotto l’aspetto storico e culturale”.
E proprio la cultura è stata protagonista del secondo taglio del nastro avvenuto nei suggestivi locali della Cantina Maroncelli dove il vicepresidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi e il vicesindaco di Sant’Angelo in Vado, Romina Rossi hanno ufficialmente dato il via alla mostra itinerante “Il tartufo tra mito e arte”: “Il tartufo è la nostra identità – ha detto Romina Rossi che tra le altre cose è anche l’assessore al Tartufo – e con questa mostra vogliamo farlo vedere sotto sfaccettature diverse. Vogliamo volare in alto, vogliamo raccontare chi siamo, ma non vogliamo fermarci a Sant’Angelo. L’obiettivo infatti, è far diventare la mostra itinerante e portare questi quadri, queste sculture e queste fotografie in giro per il mondo fino ad arrivare all’Expo di Dubai del 2020”.
Terza ed ultima tappa di questa lunga cerimonia d’apertura, seguita da tantissima gente, complice anche il sole che piano piano si faceva largo su Sant’Angelo, è stata la “trasformazione” di Piazza delle Erbe in “Piazza del Territorio”, luogo simbolico dove poter esporre tutte le prelibatezze gastronomiche del posto, quest’oggi messe in mostra da Coldiretti che proprio in Piazza delle Erbe ha riproposto la sua Campagna Amica, un modo per dare il giusto valore agli agricoltori e qualità e certezze ai consumatori.
Proprio in Piazza delle Erbe, ribattezzata Del Territorio con tanto di taglio del nastro per mano dell’assessore regionale Loretta Bravi, nel pomeriggio si è svolta la seconda edizione del Cooking Show “La Tradizione è servita”, gara di cucina riservata ai ristoratori del territorio che si pone come obiettivo quello di valorizzare il tartufo e tutte le altre tipicità della Massa Trabaria e sempre nello stesso luogo, per tutti i week end della Mostra, la Coldiretti porterà quelle che sono le eccellenze dei suoi agricoltori che meglio si sposano con il tartufo. Terminate le cerimonie ufficiali, il sindaco Luzi ha potuto far da cicerone ai suoi ospiti lungo le magnifiche vie e i borghi dell’ex Tifernum Mataurense dove per l’intera giornata si sono susseguiti tornei sportivi, mostre micologiche, animazione per bambini e il XXIII Raduno delle Autoclassiche “Le Strade del Tartufo”, che ha permesso di ammirare ai tanti visitatori decine e decine di autovetture che, dopo essersi ritrovate nella zona industriale, si sono messe in bella mostra lungo la via d’accesso principale del paese. A completare la ricchissima agenda di eventi di questo primo week end, la dimostrazione di Cerca al Tartufo tenuta dai tartufai e tartuficoltori del posto, tante attività intraprese dai bambini della scuola elementare locale e l’intrattenimento musicale dei I Recrive, evento che ha fatto da apripista all’apertura dei ristoranti e delle stuzzicherei, prese d’assalto per tutti i due giorni di festa.
Per tutte le informazioni www.mostratartufo.it e info@mostratartufo.it
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